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Barella sontuoso, ma non è l’unica gioia. Un dato tranquillizza Conte e dalla regia arriva una risposta

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L'analisi della gara vinta dall'Inter al Franchi contro la Fiorentina: sontuoso Barella, magico Brozovic e una difesa che è ormai solida

Andrea Della Sala

La sconfitta in Coppa Italia con la Juve non lascia tracce nell'Inter che si impone in casa della Fiorentina con i gol di Barella e Perisic. Pochi i rischi subiti dalla formazione nerazzurra, tante le parate decisive di Dragowski che ha impedito ai nerazzurri di chiudere anzitempo la gara. Serviva una risposta da parte dell'Inter dopo la sfortunata sconfitta in semifinale con i bianconeri, sia per mettere pressione al Milan (che domenica affronterà il Crotone), sia per arrivare al meglio al ritorno con la Juve e giocarsi il tutto per tutto. Tre punti fondamentali che mandano i nerazzurri in testa per un paio di giorni in attesa dei rossoneri; risposte importanti per Conte dalla difesa e da un centrocampista che sembra non avere più limiti. 

Crescita senza limiti per Barella: gol, assist e segnali di maturità

La crescita di Nicolò Barella continua e sembra non fermarsi mai. Il centrocampista migliora a ogni partita, sembra inesauribile,  Conte non ha la minima intenzione di rinunciare a lui e lo schiera sempre titolare. La quantità, l'aggressività e gli inserimenti sono caratteristiche che non sono mai mancate a Barella, ma il percorso di crescita va avanti e l'Inter i risultati li sta già cominciando a raccogliere. In questo campionato sono 3 i gol e 6 gli assist, più altri 4 tra Champions League e Coppa Italia. Un bottino importante che sicuramente sarà incrementato, ma segnali di una maturità e di una condizione fisica stratosferici. È lui il miglior centrocampista del campionato? Difficile rispondere no. E al suo bagaglio di qualità ora va aggiunta anche la gestione dei cartellini. Un tempo giallo era matematico ogni volta che scendeva in campo, ora Barella ha fatto giudizio e usa la testa. Al Franchi era diffidato e ne è uscito indenne.

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Lezioni di regia, un'arma devastante e un dato che fa dormire tranquilli

C'è un dato che Conte apprezzerà più di altri: nelle ultime 4 partite di campionato l'Inter non ha subito gol. Se a inizio anno la fase difensiva non sembrava essere il fiore all'occhiello, ora i tre soldati scelti dal tecnico danno grandi garanzie. Skriniar, De Vrij e Bastoni sono loro a blindare la porta di Handanovic che si gode, dopo il pasticcio contro la Juve, il quarto clean sheet consecutivo. Bene la difesa, ma va detto che, oltre a un grande Barella, al Franchi si è visto un Brozovic nella sua versione migliore. Interditore, regista, costruttore di gioco: una risposta a chi chiedeva a gran voce Eriksen. La concorrenza non può che fare bene. E nella giornata in cui Lukaku non brilla, l'Inter di Conte trova altre armi. Una di queste è Achraf Hakimi. Date spazio al marocchino e vi farà tanto male.

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