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Inter, è un Dimarco mai visto: fatto altro step, è tra gli esterni più forti in circolazione

Marco Astori Redattore 
Federico Dimarco ha fatto tredici. Come i suoi gol in carriera con la maglia dell’Inter, anche se il primo in Champions l’ha siglato proprio ieri sera

"Federico Dimarco ha fatto tredici. Come i suoi gol in carriera con la maglia dell’Inter, anche se il primo in Champions l’ha siglato proprio ieri sera a Madrid: l’illusione di trascinare i nerazzurri ai quarti, poi vanificata dalla rimonta spagnola e dagli errori dal dischetto, una lotteria che ha seguito dalla panchina. A botta sicura, con il destro, dopo aver tagliato in due il campo verso l’area di rigore per farsi trovare pronto sull’assist di Barella". Apre così il Corriere dello Sport il suo focus su Federico Dimarco, che aveva illuso l'Inter con il suo bellissimo gol al 33' ieri sera. Confermando il suo ottimo momento, anche a livello internazionale: "Che il suo intento fosse quello di sbloccarsi in Europa, l’aveva ricordato anche in conferenza alla vigilia e poi sul campo è passato ai fatti, completando un altro step verso l’alto dopo la cavalcata dell’anno scorso che l’aveva visto finire nella top undici dell’ultima Champions.

L’esterno mancino sta continuando a crescere, la prestazione di ieri sera l’ha certificato per l’ennesima volta, e oltre alla corsa sulla fascia sta risultando sempre più decisivo in zona offensiva, come dimostrato anche dal bottino di 4 gol e 6 assist accumulato fin qui in campionato. Un Dimarco mai visto, che la cavalcata in Serie A dei nerazzurri ha esaltato ancor di più a colpi di discese a tutto gas, stoccate e cross indovinati. Di certo la perla in casa del Cholo ha un sapore speciale. È arrivata in una serata sofferta, piena di emozioni, in cui Dimarco ha dovuto fronteggiare un cliente rognoso come Molina sulla sua corsia e in più occasioni ha dovuto guardarsi alle spalle per dare manforte a Bastoni. Prima che si accendesse la spia rossa in termini di energie, Inzaghi l’ha richiamato in panchina per inserire Bisseck e soltanto tre minuti dopo la sua uscita dal campo l’Atletico si è portato in vantaggio, ritrovando vigore ed energie per approdare ai supplementari.

Il numero 32 ha dovuto soffrire dalla panchina, pur con la consapevolezza di essere ormai diventato uno degli esterni più forti in circolazione. Un’ascesa quasi impensabile, visti gli albori trascorsi da riserva in nerazzurro. Poi è arrivato Inzaghi e, attraverso il duro lavoro, Dimarco ha spiccato il decollo. Prima giocando sempre di più, poi diventando decisivo e anche titolare con la Nazionale italiana. Ovviamente il ct Luciano Spalletti ringrazia, in attesa di poterlo schierare sulla fascia ai prossimi Europei in Germania. L’esterno mancino è il primo tifoso della sua Inter, ha un legame speciale con i tifosi e da qui a fine stagione potrà coronare il sogno della seconda stella, che per lui significherebbe primo scudetto in carriera. In nerazzurro ha vinto tre Supercoppe Italiane e due Coppe Italia, ma non vuole di certo fermarsi qui. Nella stagione 2022/2023 l’addio di Perisic gli ha spalancato le porte, lui si è preso le chiavi della corsa sinistra e ieri si è arrampicato in cima all’ennesima vetta".



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