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Inter, la rinascita ha un nome e un cognome: Luciano Spalletti. Ecco le mosse della svolta

Marco Astori

Altro paletto fissato prima ancora di iniziare a lavorare: «Abbiamo delle responsabilità nei confronti dei tifosi e della storia di questo club. Martellerò i ragazzi in ogni istante su questo concetto. Se non capiscono il significato di vestire la maglia dell’Inter non si va da nessuna parte. Sono eccitato di poter lavorare per l’Inter. E voglio lo stesso sentimento nei miei uomini». In poche parole, chi non sputa sangue anche in allenamento è fuori. Icardi e compagni si sono adeguati e il popolo ha gradito: circa 240.000 spettatori nelle prime quattro gare casalinghe.

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