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Lautaro: “Estate dura, ma sono felice all’Inter: Conte fondamentale. Rinnovo? L’accordo si trova”

Andrea Della Sala

Mentre tu dalla terrazza di casa tua a City Life arrostivi car-ne e la spedivi a casa di Luka-ku...

Adoro l'asado e piace anche a Rom. Mi rilassa grigliare in terrazza. Prima di questa pandemia, organizzavamo spesso da me. Tutti insieme. Speriamo di poterlo rifare presto».

Siete un bella coppia (anche) tu e Lukaku...

«Con lui sto bene, in campo e fuori. È un bravo ragazzo, parla otto lingue ed è importante questo in una squadra come la nostra. Ed è molto umile. Ha una storia simile alla mia, veniamo dal niente, ci capiamo».

Zanetti parla la tua stessa lingua.

«È stato con me dal primo giorno, non conoscevo una parola di italiano, né Milano. Mi ha dato una maglia importante. Mi ha aiutato tanto».

La tua forza è la fame?

«Secondo me la concentrazione, anche fuori dal campo. Quello che fai fuori, poi lo porti in campo".

Conte, quanto è esigente?

«Molto. È un allenatore che lavora per migliorarti fisicamente e tatticamente. Per me è stato fondamentale il suo arrivo all'Inter, mi ha fatto crescere tanto. E non voglio fermarmi».

Del resto anche tu sei molto esigente con te stesso. E se qualcosa va storto, se esci dalla Champions, apriti cielo...

«Sono così, sono nato così: voglio sempre giocare. segnare, vincere. Agustina dice che devo godermi di più le cose belle e avere più pazienza quando qualcosa va male. Ma io se sbaglio un gol o se perdo, sto male. Lo so che dagli errori si impara...».

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