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Lukaku-Inter, si apre uno spiraglio: tre condizioni per il ritorno. Sì a ingaggio ridotto

Andrea Della Sala

Con il caos creatosi al Chelsea, l'attaccante belga manda segnali all'Inter per tornare a vestire la maglia nerazzurra

Terremoto in casa Chelsea che sta passando giorni d'inferno e già si pensa a possibili partenze dei vari gioielli del club. Tra questi Romelu Lukaku, arrivato in estate dall'Inter, e mai integratosi nei Blues e in Premier League. Per questo si parla di un possibile ritorno in nerazzurro che partito come un sogno, ora sembra piano piano più concreto.

"Al Chelsea stanno bloccando tutto: il mercato, la vendita dei biglietti, i conti in banca. Da Romelu Lukaku sono arrivati nuovi segnali: la voglia di Inter non scema. Anzi, se possibile si rinforza. E le notizie riguardanti Roman Abramovich non fanno che lievitare la possibilità di vederlo lontano dal Chelsea la prossima stagione. Paradossalmente, più adesso che prima. E sempre adesso, molto più che prima, è giusto non chiudere nessuna porta a un ritorno di Big Rom a Milano. Uno spiraglio c’è, una via in fondo a una strada impervia si intravede. E se c’è una squadra attenta all’evoluzione della situazione, questa è l’Inter", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Perché Lukaku torni in nerazzurro devono verificarsi contemporaneamente tre condizioni. La prima: Abramovich vende il Chelsea. Sia per motivi tecnici legati al blocco, ma al netto di questo anche perché mai Marina Granovskaia, la plenipotenziaria dei Blues, acconsentirebbe a una cessione low cost, dopo aver accettato di acquistare il giocatore solo lo scorso agosto per 113 milioni di euro. Con la società londinese in altre mani - passaggio che sembra obbligato, nelle prossime settimane - i discorsi legati al passato verrebbero con ogni probabilità azzerati. Seconda condizione necessaria: la modalità dell’affare deve essere il prestito. I motivi sono scontati: il club di Zhang non è nelle condizioni di fare un investimento oneroso come sarebbe quello di un riacquisto di Lukaku. E soprattutto, non lo farebbe mai per un calciatore che va per i 29 anni. Terza condizione: la riduzione dell’ingaggio. Oggi Big Rom guadagna al Chelsea 12,5 milioni di euro. Per tornare a Milano dovrebbe sensibilmente ridursi lo stipendio, accettando di tornare a guadagnare più o meno quel che prendeva a Milano prima di volare a Londra, ovvero 7,5 milioni più bonus. Dal giocatore la disponibilità a rivedere al ribasso l’ingaggio c’è già stata, all’orecchio dell’Inter la cosa è arrivata forte e chiara. Come a dire: Lukaku ha fatto la prima mossa. Quest’ultima condizione non pare essere un problema. E la prima, quella della vendita, sembra adesso inevitabile. Manca la seconda...".

"Per intendersi: per l’Inter, anche ragionando sui 7,5 milioni più bonus, sarebbe comunque uno sforzo economico superiore rispetto al passato, non potendo più il belga beneficiare del Decreto Crescita. Ma Big Rom vale un impegno maggiore rispetto ad altri tipi di operazioni, magari onerose allo stesso modo. Insomma: il club nerazzurro non chiude la porta. Non c’è un «no» a prescindere. Anche se l’argomento va trattato con estrema cautela. Primo perché non si può conoscere oggi con assoluta certezza il futuro del Chelsea. E poi perché l’evoluzione del mercato al momento è prevedibile solo fino a un certo punto", chiude il quotidiano.