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Mancini: “Voglio vincere un Mondiale da CT. Tutto sull’Inter e il mercato…”

Francesco Parrone

Chi lo vince il Mondiale?

"Il Brasile. Nelle qualificazioni è stato impressionante. Sylvinho, che collabora con la Seleçao e la vede da vicino, è d’accordo con me".

Rimpianti di non aver avuto la Var da giocatore?

"No, avrei vinto e perso le stesse cose. Il campo dà sempre la sentenza giusta. Però l’aiuto della tecnologia mi piace. Bisogna solo metterla a punto, impedire per esempio che venga disinnescata da un arbitro che dice: “Ho visto io”. Concedere per esempio una chiamata per squadra della Var".

C’è stato all’Hermitage di San Pietroburgo?

"Diciamo che ormai mi considerano una statua del museo… Passo spesso a godermi quella bellezza. Anche perché fuori fa freddo…".

Però ora porterà il suo Zenit al caldo. Giusto?

"Sì, domenica partiamo per Dubai, poi andremo in Turchia, Antalya. Poi ci saranno le due partite di coppa con il Celtic e a marzo ripartirà il campionato. Dovremo rimontare".

Più facile che rimontiate voi o l’Inter?

"Noi. La Lokomotiv ci ha battuti 3-0 in casa nostra, ma dopo aver subito per tutta la partita. Ci segnò 3 gol nell’ultima mezzora. Lo Spartak Mosca è più forte. La Lokomotiv non è la Juve".

Mancini, che periodo è della sua vita?

"Felice. Mio figlio Filippo si è laureato in business sportivo negli Stati Uniti, Camilla studia comunicazione e Andrea, che ha appena smesso di giocare, sta decidendo la sua strada. Ho il corpo e gli affetti in buona salute. E faccio il mestiere che amo".

 

(Fonte: Luigi Garlando, La Gazzetta dello Sport 11/1/18)

 

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