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Marotta: “Inter nella storia. Inzaghi, dirigenza, giocatori e tifosi: i segreti della 2a stella”

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La lettera dell'ad nerazzurro: "Due stelle e la gloria eterna, per il nostro Club e il popolo nerazzurro in tutto il mondo"
Marco Astori Redattore 

Tra le pagine del libro di Repubblica "Inter, la stella più bella", l'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta ha parlato così della conquista del ventesimo scudetto nerazzurro: "Due stelle e la gloria eterna, per il nostro Club e il popolo nerazzurro in tutto il mondo. Una cavalcata magnifica, una stagione straordinaria, culminata con due stelle dorate sul petto. La vittoria dello Scudetto, il ventesimo per i nostri colori. Per il Club e i tifosi, a Milano e nel mondo. Perché l'Inter respira storia. Perché l'Inter è nella storia. Vincere il derby di Milano ci ha permesso, non solo, di proclamarci Campioni d'Italia, ma anche di conquistare la seconda stella, un traguardo storico che rimarrà per sempre nella memoria di tutti. Le due stelle dorate sul cuore dei calciatori sono motivo di grande orgoglio per noi e per i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto e supportato durante la stagione, Facendoci sentise sempre a casa anche quando giocavamo in trasferta. Abbiamo raggiunto un traguardo straordinario, frutto del lavoro e del sacrificio di tante parti in gioco.

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Perché non esiste una squadra vincente in campo, senza una Società forte alle spalle. Vincere è complesso ma siamo consapevoli di avere una Proprietà vicina e un Presidente giovane ma che, con grande senso di responsabilità, ha concesso il diritto di delega ai propri manager. La programmazione è stata per noi importante e ci ha permesso di valorizzare le risorse attraverso una precisa strategia, in cui ognuno ha rappresentato il proprio ruolo con grande impegno, dedizione e sacrificio. La forza del nostro Club è il grande senso di appartenenza di tutte le sue componenti, unito a una forte cultura del lavoro. Il gruppo che abbiamo costruito e unito insieme in questi anni ha valori importanti e una profonda ricerca della vittoria. Non abbiamo paura di dichiarare le nostre ambizioni sportive e abbiamo dimostrato fin da subito di avere il coraggio necessario per cambiare, perché nello sport l'ambizione non è sinonimo di arroganza, ma consapevolezza nei propri mezzi.


La seconda chiave del successo sta nella conduzione tecnica, capeggiata da un bravissimo allenatore, Simone Inzaghi, che è anche il leader di un gruppo che è diventato squadra, creando obiettivi precisi e principi di comunità alla base dei quali ci sono grandi valori. Inzaghi ha saputo valorizzare al massimo la rosa a disposizione, creando un ambiente sano dove poter lavorare con una mentalità vincente, coinvolgendo anche i nuovi giocatori e facendo capire loro fin da subito cosa significa rappresentare l'Inter, la cui storia piena di successi ne delinea l'essenza. Sono anche molto orgoglioso della presenza dello zoccolo duro dei calciatori italiani che sono stati fondamentali perché hanno aiutato i nuovi a capire cosa vuol dire giocare in Serie A, su campi difficili, tenendo sempre alti i nostri colori. Sono contento e molto fiducioso per il futuro di questa squadra che spero possa sempre regalare grandi soddisfazioni ai nostri tifosi. Faccio i complimenti quindi al mister, ai giocatori, ai miei collaboratori, ai dirigenti e a tutti i dipendenti dell'Inter.

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Quello che abbiamo ottenuto è un traguardo storico e straordinario. Grazie al lavoro di tutto il Club abbiamo riportato l'Inter sul palcoscenico consono alla sua storia e al suo palmares. Vorrei anche fare una menzione speciale ai nostri splendidi tifosi che, con il loro supporto costante, ci hanno condotto verso la vittoria del ventesimo

Scudetto. Fin da inizio stagione hanno rappresentano il valore aggiunto di questa Inter, il dodicesimo uomo in campo. Perché come scrisse Desmond Morris nel suo

"La tribù del calcio": "Il gioco del calcio senza pubblico è pari allo zero". I tifosi rappresentano per noi motivo di grande orgoglio e il loro affetto ha raggiunto la sua massima espressione durante i festeggiamenti lungo le strade di Milano: centinaia di migliaia di persone, di ogni estrazione sociale ed età diverse, unite dall'amore per i nostri colori. È stato emozionante per la proprietà, per il management e l'area tecnica, ma soprattutto per i giocatori che hanno potuto respirare e vivere da vicino l'amore di tutto il popolo nerazzurro, consapevoli di aver contribuito a incrementare l'immagio di aver contriato, sia di per sé famosa a livello internazionale. In questo ventesimo Scudetto, in questa seconda stella, c'è tutta l'essenza dell'Inter: questo resterà per sempre. Insieme siamo entrati nella storia e insieme continueremo a scriverla".

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