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Fabrizio Biasin sulle colonne di Libero commenta le vicende societarie dell’Inter delle ultimissime ore. Ecco il pensiero del noto giornalista: “Nel lontano 2010 l’Inter conquista la Champions al Bernabeu e fa arrapare la sua gente. A pochi minuti dal trionfo, però, mister José Mourinho si leva dalle balle. La maggior parte dei tifosi se ne fotte e, giustamente, va avanti a strombazzare; altri invece si fanno venire l’ulcera: “Ci ha rovinato la festa”. Chi conosce bene il nerazzurro sa che certe cose sono tipiche e dipendono dalla natura del club: l’Inter è ‘pazza’ e lo sarà sempre. Ecco perché non sorprende che a un mese dal trionfo stellato della squadra di Inzaghi ci si ritrovi a commentare una situazione surreale: oggi il Palazzo consegnerà virtualmente a Zhang lo scudetto numero 20 e, in contemporanea, proveremo a capire se lo stesso Zhang tra poche ore dovrà mollare il club al fondo Oaktree.
Che un creditore (gli americani) pretenda i suoi quattrini è la cosa più normale del mondo, semmai ci meravigliamo per altri motivi. 1) Com’è possibile che Steven Zhang si ritrovi sul fil di lana a cercare soluzioni per beghe che conosce da anni? 2) Come ha fatto l’Inter negli ultimi anni a diventare ‘modello di gestione’ e competitività nonostante l’evidente mancanza di risorse? Alla domanda numero 1 non sappiamo rispondere, alla 2 sì: perché dispone del management sportivo migliore in assoluto. E questo è un dato di fatto. Ecco, non sappiamo se l’Inter resterà cinese, diventerà americana o visigota, ma sappiamo che, a prescindere, chiunque finirà in plancia ha un primo comandamento da rispettare (per il suo bene e del club): confermare Marotta e Ausilio, benedizioni neroblu”, si legge.