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Conte: “Era un piacere parlare con Corso, amava l’Inter. Questa squadra ci crede, io ci credo”

Le parole del tecnico a Inter TV

Sabine Bertagna

Antonio Conte ai microfoni di Inter TV: "Commozione nel minuto di silenzio? C'è grande tristezza per le vittime del Covid. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo anche se in maniera più serena talmente incredibile e inaspettata ha lasciato molta amarezza. Vedere tutte quelle vittime non solo in Italia ma nel mondo. Dispiace tanto. Difficile pure trovare le parole. Poi dispiace per la scomparsa di un campione soprattutto come uomo. Mariolino Corso ho avuto la fortuna di conoscerlo. Una persona solare che amava l'Inter ed era un piacere scambiare due parole con lui. Dispiace, è stata anche una cosa improvvisa. Mi ha avvisato Lele Oriali. Sono molto vicino insieme alla squadra alla famiglia. Campione soprattutto di vita, persona perbene. Dispiace sempre quando se ne vanno campioni così".

"Penso che abbiamo fatto tutto noi, questa sera. La prestazione, ottima, c'è stata. Abbiamo creato tanto. La pecca sta nel fatto di aver creato tanto e realizzato solo due gol. Bisogna imparare ad essere cattivi e ad ammazzare sportivamente l'avversario. Non dimentichiamo che una settimana fa a Napoli è successa una cosa del genere e alla fine loro hanno vinto la Coppa Italia e noi abbiamo visto la partita da casa mangiando una pizza. Per questo bisogna capire la differenza durante le fasi della partita. Noi oggi potevamo chiuderla e ammazzarla, invece un calcio d'angolo dopo due nostre occasioni clamorose si è rimessa in gioco la partita emotivamente. Per noi era la partita della vita. Se vogliamo avere una speranza, non so se piccola, piccolissima o buona, per me è importante che ci sia la speranza. Dovevamo vincere. Dobbiamo farlo nelle prossime partite. Non abbiamo grandi margini di errore. Questa squadra ci crede, io ci credo, ci crediamo tutti. Stiamo sintonizzati e ce la giochiamo fino alla fine. E' giusto che sia così per una squadra come l'Inter. C'è una situazione nuova per tutti quanti. Giocare ogni tre giorni comporterà situazioni anomale, dove bisognerà essere anche fortunati e poter contare su tutta la rosa. Noi abbiamo lavorato bene. Sono molto contento di come hanno lavorato, della loro voglia di dimostrare e del fatto che ci credono. Noi oggi avevamo un imperativo categorico. Non vincendo oggi sarebbero stati troppi i punti. Con sei punti metti pressione agli altri.

Eriksen? Abbiamo sfruttato questo periodo per cercare di trovare e lavorare soluzioni tattiche nuove. Cercare di integrare al meglio giocatori come Christian. Arrivato a gennaio non aveva avuto modo di farlo e non è arrivato con una grandissima condizione fisica. Oggi poteva fare minimo due gol, lui ha la qualità per farli e per fare assist. Li deve fare. Dobbiamo diventare ancora più cattivi e cinici se vogliamo lottare fino alla fine per qualcosa di importante".

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