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Dall’esonero di Mancini a quello di de Boer. 84 giorni intensi per il mondo Inter

Eva A. Provenzano

Le tre sconfitte di fila in campionato fanno parlare di esonero immediato. Da Leonardo a Guidolin, passando per Capello, si sprecano i nomi sulle prime pagine dei giornali. Prima del turno infrasettimanale con il Torino, arriva Thohir in Italia e il presidente smentisce tutti: de Boer è l'allenatore dell'Inter e conferma la massima fiducia nei suoi confronti. Finisce che la squadra nerazzurra batte il Torino. E venerdì 28 ottobre, nel giorno dell'assemblea dei soci, tutti i dirigenti - da Bolingbroke a Zanetti, passando per Ausilio - rispediscono al mittente tutte le voci su un addio dell'allenatore olandese. "E' il nostro allenatore - dicono in coro - tutte voci, anzi ci sono stati allenatori che si sono proposti a noi". "Non ci sono stati contatti con altri", spiega categorico l'ad. 

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