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Eriksen, nuova vita da regista: buona la prima in campionato da vice Brozovic. Ora l’Inter…

Il danese ha illuminato contro il Benevento: prestazione convincente

Fabio Alampi

La notizia più bella per l'Inter dopo il successo sul Benevento, oltre al risultato che consente di rimanere in scia al Milan, è la conferma di Christian Eriksen: il centrocampista danese, premiato con una maglia da titolare dopo la magia su calcio di punizione che ha regalato ai nerazzurri le semifinali di Coppa Italia, ha fornito una prestazione illuminante nel nuovo ruolo di regista davanti alla difesa, lasciando segnali confortanti in vista della seconda parte di stagione. Una nuova vita, come scrive Tuttosport:

"Dodici mesi fa Christian Eriksen diventava un giocatore dell'Inter, oggi il centrocampista danese potrebbe tornare a essere... un vero giocatore dell'Inter. Ieri sera Antonio Conte ha schierato Eriksen per la prima volta in campionato da regista dopo l'esperimento di Firenze in Coppa Italia del 13 gennaio e ha avuto ottime risposte".

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NUOVA VITA - "Il mercato bloccato da Suning, le pochissime richieste ricevute, nessuna secondo i parametri richiesti dall'Inter - prestito sì, ma oneroso e ingaggio totalmente pagato -, hanno finito per trattenere il giocatore in nerazzurro. Con una differenza però: Conte ha deciso di dargli una nuova chance. Non adatto al ruolo di mezzala nel suo 3-5-2, bocciato da trequartista nel 3-4-1-2 finito presto nel cassetto, ecco la chance da vice Brozovic, da regista. Prova sufficiente a Firenze in Coppa Italia e poi la gemma nel derby di Coppa Italia di martedì scorso".

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NUMERI CONFORTANTI - "Negli occhi rimarranno la punizione che ha portato all'1-0, la splendida rasoiata con cui ha mandato in porta Hakimi al 34' (colpo di testa sullo sfondo), la traversa colpita al 3' della ripresa di sinistro (con una deviazione decisiva di Glik) e il tentativo di "gol olimpico" dalla bandierina, salvato da Montipò al 32'; tutte circostanze in cui il danese ha mostrato il suo splendido piede, destro o sinistro che sia. Ma ieri sera a lui Conte ha chiesto altro e questi sono stati i suoi numeri: 130 palloni giocati (68 nel primo tempo), più di quelli che solitamente muove Brozovic (94 a Udine la scorsa settimana); 100 passaggi andati a buon fine su 111 tentati; ben 9 palloni recuperati, 2 tiri e 2 occasione create. Il neo? I 22 palloni persi, ma considerando la percentuali di quelli giocati, Conte questa volta chiuderà un occhio".

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