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Gli allenatori italiani in Premier: dal trionfo all’incubo. I 10 licenziamenti più clamorosi

Marco Macca

Quando la Premier, per i nostri allenatori, si trasforma in un campionato amaro

La Premier League è spesso stata terreno di caccia per i nostri allenatori, che da quelle parti godono ormai di un credito e di un'ammirazione quasi infiniti. Trofei, dimostrazioni di sapere calcistico, gloria eterna: i maestri del pallone italico sono riusciti tante volte a trionfare e a esportare la nostra eccellenza nella patria dove tutto nacque e dove, negli ultimi anni, hanno iniziato a guardarci con inevitabile rispetto. Però si sa, la medaglia ha sempre due facce. E così, se da una parte ci sono successi a testimoniare il grande lavoro fatto in Premier League dagli allenatori italiani, dall'altra il calcio inglese è stato teatro, per quegli stessi allenatori, di cadute rovinose, inaspettate, licenziamenti clamorosi e dissapori mai sanati. Claudio Ranieri, esonerato qualche giorno fa dal Fulham, è solo l'ultimo della lista. Eccoli tutti:

CLAUDIO RANIERI

Il neo promosso Fulham non inizia al meglio la sua stagione di ritorno in Premier League. Motivo per cui, il 14 novembre, il club decide di licenziare Slaviša Jokanović e chiamare al suo posto Claudio Ranieri, uno che, dopo la vittoria in campionato del 2016 alla guida del Leicester, gode di una popolarità pressoché illimitata. I risultati, però, non arrivano. Il Fulham viaggia tra alti (pochi) e bassi (molti), con qualche buona prestazione che non gli permette però mai di lasciare la zona retrocessione. Da qui, la decisione dello scorso 28 febbraio: Ranieri esonerato, il miracolo non si è ripetuto.