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CorSera – L’esperienza dell’Inter contro i giovani del Milan. Conte scelto per un motivo preciso

Andrea Della Sala

Sarà il derby degli opposti secondo il Corriere della Sera che vede da una parte l'Inter che vuole tornare a vincere e il Milan che vuole crescere

Si gioca il derby di Milano questa sera. Se da una parte l'Inter ha scelto di puntare su giocatori esperti per provare a trionfare in Italia, il Milan ha puntato sui giovani per rientrare in Europa.

"L’Inter, trasformata in una corazzata da Antonio Conte, deciso a sorpassare in classifica i rossoneri. I due secondi posti della passata stagione, in campionato ed Europa League, hanno ridato credibilità al club che ha operato una scelta precisa: portare giocatori di esperienza e aumentare la qualità per provare a vincere subito. Eccola, la contrapposizione progettuale rispetto ai piani di Elliott. Così si spiegano gli acquisti di Vidal (33 anni), Sanchez (31), Kolarov (34), cui vanno a sommarsi i rientri di Perisic (31) e Nainggolan (32). 

La teoria secondo cui l’ultima Inter è un «instant team» vale fino a un certo punto. Il club nerazzurro il suo tesoro da 40 milioni l’ha puntato su Hakimi, un giocatore di prospettiva e da far plasmare a Conte. L’allenatore ha un particolare occhio per i giovani, li valorizza. Bastoni (negativo all’ultimo tampone), Barella, Lautaro sono esplosi sotto la sua gestione e le quotazioni di mercato sono schizzate. Un ricambio tra un anno dovrà esserci, ma c’è tutta una generazione di mezzo (De Vrij, Lukaku, Skriniar, Eriksen, Sensi, Gagliardini) in grado di durare a lungo, con alle spalle giovani affermati, pronti a trasformarsi in top player. E i top player certe grandi partite devono vincerle", spiega il Corriere della Sera.

"L’Inter ha scelto Conte sopratutto per garantire basi solide per un progetto destinato a durare nel tempo. Al tecnico però occorreva inserire esperienza a livello internazionale, dove i giovani l’anno passato hanno pagato un conto salatissimo. L’acquisto di Vidal va in quella direzione e lo stesso Kolarov è un jolly e, soprattutto, un uomo su cui puntare nelle partite europee. Prima di loro l’allenatore aveva fortemente voluto il 35enne Young, avvezzo a battaglie di ogni tipo, e Sanchez altro habitué dei palcoscenici internazionali", aggiunge il quotidiano.