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GdS – Inter, ultimatum a Samardzic: 2 giorni per decidere. L’offerta non cambierà

Fabio Alampi Redattore 

La dirigenza nerazzurra non ha affatto gradito l'improvviso cambio di strategia deciso dall'entourage del centrocampista

La brusca e improvvisa frenata nella trattativa che avrebbe dovuto portare Lazar Samardzic all'Inter ha indispettito, e non poco, la dirigenza nerazzurra: l'operazione è ancora in piedi, ma il gioco al rialzo dell'entourage del centrocampista - che ha già svolto le visite mediche a Milano - non è piaciuto per niente in viale della Liberazione. Molto, se non tutto, dipenderà dal giocatore stesso, come scrive La Gazzetta dello Sport: "Se Lazar Samardzic giocherà nell'Inter dipenderà, in fondo, soltanto da lui. Lui che già si vedeva nerazzurro, quando parlava entusiasta della stagione in arrivo ai dipendenti dell'Inter, che lo hanno conosciuto e accompagnato giovedì alle visite mediche: in quel momento tutti sapevano che il padre di Lazar chiedeva una commissione maggiore per sé di quanto già pattuito, ma nessuno pensava a rotture drastiche.

Anche per quello il club aveva deciso di far svolgere le visite al centrocampista assieme a Emil Audero: i motivi di ottimismo vincevano sui dubbi comunque striscianti che accompagnavano l'intorno, piuttosto avido, del ragazzo. Il matrimonio Lazar-Inter dipenderà, insomma, da quanto nelle prossime 24-48 ore la voglia di Inter del centrocampista tedesco-serbo, che sembrava davvero molto forte fino a ieri, prevalga rispetto all'esuberanza della gente che lo ha accompagna".

Questione di principio

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"Nell'incontro durato un paio d'ore ieri pomeriggio in viale della Liberazione non si è presentata, infatti, Rafaela Pimenta, potentissima ormai ex agente di Lazar: la procuratrice, che aveva mediato tra Inter e Udinese e trovato un accordo complessivo che infiocchettava dentro anche il contratto del giocatore, è stata infatti esautorata dalla famiglia Samardzic. È entrato in sede il papà di Lazar, Mladen, affermato costruttore edile a Berlino, l'uomo che da sempre indirizza da vicino il figlio soprattutto sulle questioni economiche. [...] Con lui tre collaboratori anche loro serbo-tedeschi: insieme, hanno subito chiarito che da quel momento avrebbero rappresentato loro, e solo loro, Lazar Samardzic. E che le precedenti intese per il contratto e le commissioni sarebbero dovuto essere riviste proprio perché stipulate da un altro gruppo di lavoro.

Allo stupore, l'Inter ha aggiunto anche il rigore: nessuna voglia o possibilità di ridiscutere precedenti intese. Più che un fatto economico, una questione di principio: per il club nerazzurro conta la parola data e la fiducia necessaria per cominciare una nuova avventura. Si firmerà solo secondo lo schema già deciso, stipendio da 1,5 milioni fino al 2028, senza cambiare una virgola di tutto il corollario di commissioni intorno, altrimenti arrivederci e niente contratto: su questo l'Inter non transige".


L'ultimatum dell'Inter

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"I nerazzurri hanno dato due giorni al mondo Samardzic per riflettere e prendere una decisione definitiva: dentro o fuori, una volta per tutti. A questo punto per il lieto fine dell'affare servirebbero un paio di sì: quello di Lazar e pure quello di papà Mladen. Quale conti di più non è poi così chiaro in questa oscura storia".


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