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Inzaghi: “Inter cambiata con le rotazioni. Brozovic? Top che mi è mancato. Il derby…”

Così l’allenatore dell'Inter Simone Inzaghi ha commentato il successo contro la Roma a DAZN e si è proiettato anche al derby di Champions

L’Inter vince all’Olimpico contro la Roma e aggancia la Juventus a quota 63 punti in classifica. Così l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha commentato il successo contro i giallorossi ai microfoni di DAZN e si è proiettato anche al derby di Champions League di mercoledì.

Ci aspettavamo la partita che avete visto, difficilissima, contro una squadra forte che in casa concede veramente pochissimo. La squadra è stata sempre in partita, questi ragazzi sono da abbracciare tutti per ciò che stanno facendo da aprile. Stiamo facendo un grandissimo sforzo, siamo l’Inter e vogliamo affrontare tutte le competizioni fino in fondo. Queste semifinali e finali ce le giochiamo fino alla fine con tanto gusto, le partite hanno una difficoltà estrema ora.

Difficoltà in trasferta? Come ha detto prima Strama, ho la possibilità di scegliere, ruotare, cambiare in attacco, fino a gennaio non potevo farlo. Ho qualche problemino sui quinti, speriamo nei rientri di D’Ambrosio e Gosens. Ciò che più conta è che posso scegliere, fino a gennaio non potevo.

Brozovic in crescita? Dal primo ottobre non l’ho mai avuto fino a fine gennaio, 4 mesi lui e Lukaku, sappiamo la loro importanza, ora sono tornati a fare ciò che sanno e speriamo possano continuare così. Ho grandissima fiducia. Sulle palle inattive ieri abbiamo lavorato tanto e avevo visto grande concentrazione, all’andata ci era costata cara la disattenzione. Dimostra la grande attenzione avuta oggi.

Primo derby da indirizzare o da gestire sui 180? È su 180 minuti, ne abbiamo giocate tante di semifinali, dobbiamo ragionare sui 180, sapendo che ci sono episodi e momenti, dovremo soffrire insieme, come oggi anche. Sarà un derby aperto per formazione e ballottaggi. A 72 ore dalla gara può succedere sempre di tutto, magari i giocatori mi fanno cambiare idea.

Carichi di lavoro per arrivare a questo punto? Nessuno ci dava la sicurezza di arrivare in semifinale di Champions e finale di Coppa Italia. Lavoro da oltre 10 anni con grandissimi professionisti che mi aiutano in tutto. Siamo un grandissimo staff, non potevamo prevedere semifinale e finale. Io ho la fortuna di allenare giocatori con un grandissimo cuore che lavorano quotidianamente sapendo che ci sono stati momenti, con allenatore in primis e giocatori, dove abbiamo dovuto tapparci le orecchie e sentire giudizi su cui non eravamo d'accordo. Ora abbiamo fatto 4 vittorie, ma non bastano, ne mancano altre 4".