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Zazzaroni: “Inter merita primato, ho solo fatto complimenti a Marotta”. E attacca ancora Guarro

Marco Astori Redattore 
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, è intervenuto a TeleLombardia per commentare le ultime polemiche dopo quanto dichiarato a Pressing

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, è intervenuto a TeleLombardia per commentare le ultime polemiche dopo quanto dichiarato a Pressing.

C'è un accerchiamento intorno all'Inter? Si punta troppo il dito contro l'Inter?

"Trovate ci sia qualcosa di anomalo? Queste cose capitano sempre, faccio questo mestiere da 44 anni: sono polemiche che vanno avanti da una vita. Oggi siamo a pesi e parti invertite, c'è un'ipersensibilità che non mi trova assolutamente sorpreso e non mi spiazza: sono cose che non capisco ma che sono nuove. Tipo un giornalista che va in assemblea e fa domande su quello che ho detto domenica sera e non ha capito una mazza di quello che ho detto, forse non ha nemmeno visto la trasmissione e si è fidato dei social. Ci sono cose sospette che fanno folklore in una corsa scudetto quando riguarda soprattutto queste due squadre. C'è poco da chiarire: dire che io ho insinuato, vuol dire che sei un Marotta-addicted. Io non ho insinuato un bel niente. Io non chiarisco nulla con questo signore che non conosco, se vuole chiarire qualcosa con me si faccia riconoscere e spieghi perché ha fatto un intervento del genere. Io a queste bassezze non sono abituato".

Ritieni ci sia un'attenzione maniacale intorno all'Inter? 

E' normale, ci sono stati due episodi controversi come con quel rigore incredibile non dato al Bologna con la Juve. Nulla di nuovo, la categoria è di un livello bassissimo: io ho fatto complimenti a Marotta, mi sta anche simpatico, ha un suo atteggiamento, fa il lavoro benissimo ed è sempre presente ovunque, ma non vuol dire che condiziona: io non ho detto questo. Ho detto che dà 10-0 a tutti perché i suoi interlocutori non fanno parte del Consiglio Federale. Lui sa come muoversi, ha grandi relazioni istituzionali: ma queste cose le sanno tutti, non ho detto qualcosa di nuovo. Qualcuno ha associato i miei complimenti ad insinuazioni, mai detto che condiziona gli arbitri. Non credo al complotto, non ho nulla da chiarire, non ho creato nessun casino. E' intervenuto Biasin dicendo fosse una cosa gravissima, di gravissimo non ho detto nulla: ci sono difese d'ufficio che ultimamente funzionano particolarmente. Va benissimo per Pressing perché interessano ai tifosi.

Come ti spieghi certi errori col VAR?

Io ho sempre sostenuto lo strumento nel mio piccolo, dissi anche che era stato introdotto per andare contro la Juventus ed era verissimo perché l'ha detto Tavecchio e lo sapevamo in 4-5. In quel moneto c'era un clima molto ostile nei confronti della Juve. Il VAR doveva ridurre la soggettività delle decisioni: i protocolli cambiano come le mutande, una volta la spinta è punibile e l'altra no. C'è un utilizzo soggettivo del VAR e io ho suggerito banalmente la soluzione per evitare competizioni interne: riportare e ampliare le squadre arbitrali. Hanno le stesse dinamiche, lo stesso linguaggio e non hanno competizioni interne: sappiamo benissimo che chi è al VAR è un arbitro che non ce l'ha fatta. Questo è il quadro del calcio italiano: se vogliamo fare polemica tifosa nei miei confronti, una volta sono anti-juventino, il giorno dopo sono anti-interista. Ora sono solo juventino e anti-interista, semplicemente perché sono un estimatore assoluto di Allegri. Ma sono anche uno di quelli che ha difeso Inzaghi quando lo hanno attaccato tutti.


L'Inter merita il primo posto?

Assolutamente, lo merita perché è la più forte e lo ha dimostrato. L'ho sempre detto, la Juve non è da scudetto: se Allegri arriva quarto ha fatto il suo, terzo ha fatto bene, secondo benissimo e primo ci vuole una statua in piazza a Torino. L'Inter è più forte, ha fatto una campagna acquisti migliore con poco, al di là della battuta dell'RSA che era riferita a Sanchez, Arnautovic e Sommer. Io ho detto questo, non ho detto che nel complesso era un RSA: anche questo è stato mistificato dai social. Ci sono due realtà: quella social si impossessa di quella televisiva e la gestisce come cazzo le pare.

Qual è la capacità di un dirigente nel gestire le cose? Cosa rende Marotta più bravo?

Faccio un esempio banale: avete sentito Mourinho lamentarsi del fatto di presentarsi solo lui ai microfoni e di non avere una società che lo difende? Almeno quattro volte nell'ultimo anno. Questo è uno degli elementi che Marotta sa fare benissimo. Altra cosa: in Consiglio Federale, unico non presidente, ha un peso, avendo grande esperienza ed essendo un dirigente da 48 anni. Oggi, in questo impoverimento dirigenziale in Italia, è un punto di equilibrio: è presente politicamente, ha rapporti istituzionali e politici. Tutti questi anni di lavoro lui li ha fatti fruttare in termini di know-how: gli otto anni di Juve gli hanno dato una luce molto importante. Oggi all'Inter fa il presidente: decide lui gli acquisti che Ausilio indica. Oggi ha un peso un potere che gli altri non hanno: ma questo non vuol dire che condizioni gli arbitri. Lui dà 10-0 sotto questo punto di vista: gli altri sono presidenti, ma nel calcio ci sono ruoli precisi che vanno rispettati e ci sono società che non li hanno.

 


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