FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

primo piano

Zazzaroni svela: “Aia in piena confusione. Preoccupato per la testa di Rocchi perché…”

Zazzaroni svela: “Aia in piena confusione. Preoccupato per la testa di Rocchi perché…” - immagine 1
Le parole del direttore del Corriere dello Sport: "Nell’imborghesitissimo mondo arbitrale è in atto una guerra di potere e ruoli"
Marco Astori Redattore 

Tra le pagine dell'edizione del Corriere dello Sport di oggi, Ivan Zazzaroni descrive così il momento dell'Aia, che vive un periodo di grande confusione: "Sono preoccupato per la testa di Gianluca Rocchi e, di riflesso, per il campionato. Perché nell’imborghesitissimo mondo arbitrale è in atto una guerra di potere e ruoli: contrasti “politici”, squilibri e capricci che disturbano (eufemismo) l’operato del designatore toscano, togliendogli le necessarie tutele e la tranquillità, già in parte fisiologicamente compromessa da alcune discutibili direzioni dei suoi. Da mesi raccogliamo informazioni, voci e spifferi relativi a una profonda spaccatura nell’Aia sulla quale, di recente, le Iene hanno costruito una serie di servizi ulteriormente destabilizzanti.

Zazzaroni svela: “Aia in piena confusione. Preoccupato per la testa di Rocchi perché…”- immagine 2

Il settore è in piena confusione: invece di trasmettere un’immagine di compattezza e stabilità, incoraggia divisioni, congetture e sospetti che danneggiano l’intera categoria e la Serie A. Certamente stimolante è la dialettica interna, molto meno la presenza ormai consolidata - e puntualmente rinnovata - di un governo provvisorio e un’opposizione fin troppo attiva: indimenticabile il tentativo di metterli insieme con il doppio designatore (Bergamo e Pairetto, remember?) che portò a Calciopoli. Un’organizzazione così delicata non può permettersi - che so - Pacifici, Zaroli, Archinà, Affinito e Zappi da una parte e Katia Senesi, Mazzaferro, Camiciottoli e Marconi dall’altra, questi ultimi legati - si dice - a Alfredo Trentalange e Duccio Baglioni.


Perché nel mezzo ci finisce inevitabilmente il povero Rocchi, il tecnico che sceglie le sestine e forma giovani. Anche per questo le sezioni - che hanno funzione elettorale - dovrebbero responsabilizzarsi maggiormente sviluppando politiche comuni. La federcalcio, che è garante della regolarità dei campionati, fatica, in questa fase storica, a svolgere la funzione di regolatore: ha altri problemi da risolvere e avversari da affrontare, purtroppo, sui classici temi legati a poltrone, potere, denaro. Domanda innocente: la pace passa per caso dalla testa di Rocchi? Tagliata quella, gli arbitri troverebbero la strada dell’unità? La risposta è no; no, se permangono le condizioni attuali: l’eventuale successore si ritroverebbe infatti nella stessa, identica situazione. Tra due fuochi.

Zazzaroni svela: “Aia in piena confusione. Preoccupato per la testa di Rocchi perché…”- immagine 3

A cosa ambisce chi sta minando nell’ombra la serenità della categoria? E perché non esce mai allo scoperto? Non posso escludere che abbia ragioni da vendere. Aggiungo che nei giorni scorsi è tornato d’attualità il tema dell’autonomia arbitrale. Gran bella cosa. Anche perché se l’Aia finisse sotto il cappello della Lega sai che disastro: 20 club esprimono altrettanti interessi individuali e quindi divergenti. Paolo Casarin, guru del settore, ha descritto la figura dell’arbitro evidenziandone personalità, qualità, difetti, ambizioni, permalosità. Un ritratto non proprio esaltante, ma che dovrebbe indurre i protagonisti a individuare un unico percorso di crescita. Sono sicuro che, se posto nella condizione di lavorare, Rocchi risulterebbe uno dei migliori designatori di sempre. Di errori ne ha commessi, ma è troppo esposto a venti contrari per riuscire a consegnare al campionato direzioni non dico perfette, ma almeno puntuali".

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.