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GdS – Italia divisa, l’Asl decide i convocati: allarme Gravina, attesa la risposta di Spadafora

Alessandro De Felice

Continua a tenere banco la questione relativa alle decisioni delle Asl in merito ai convocati in nazionale

C'è un'Italia divisa dalle Asl. Da una parte mezza Roma e Firenze, dall'altra il resto. Sì, perché l'Asl di Roma 2 e quella del capoluogo toscano non consentono le partenze per i ritiri delle nazionali ai calciatori della Roma di Fonseca e della Fiorentina. Ancora in bilico il Sassuolo, che attende comunicazioni dall'Asl di Modena. Come anticipato da FCINTER1908.IT, ai calciatori dell'Inter è stata concessa la possibilità di aggregarsi alle proprie nazionali, a patto di raggiungere le sedi dei raduni con i mezzi propri.

Intanto il numero uno della FIGC Gabriele Gravina lancia l'allarme: "L'Italia non sta facendo una bella figura internazionale". La Gazzetta dello Sport spiega la situazione: "Il presidente federale si è mosso verso i ministri competenti, ma una fumata bianca non c’è e più che altro si comincia a sperare che siano le Asl a rivalutare la questione e a sminare il problema".

Una situazione sempre più complicata: "La prassi di questi mesi aveva portato a una specie di «esportazione» del protocollo italiano anche su scala internazionale. La famosa quarantena soft. Un «soft» che a Gravina non piace peraltro. [...] In ogni caso, prima di rispondere alla chiamata delle Nazionali, i giocatori in bolla (cioè a contatto con un positivo nei giorni precedenti) effettuavano un doppio tampone per negativizzarsi. Il caso di Ronaldo e di altri juventini, che lo stesso club aveva rivelato all’Asl competente e su cui è stato aperto un fascicolo della procura federale, nasceva proprio dal non aver atteso il secondo tampone, a cui si erano invece sottoposti Bonucci e Chiellini prima di raggiungere il raduno azzurro".

La Federcalcio attende una risposta e si cautela: "Per ora il Governo non ha risposto alla sollecitazione di Gravina. Anche perché ieri l’agenda era fittissima. È probabile che ci possa essere una risposta pubblica da parte di Spadafora nelle prossime ore. In questa fase il ministro dello Sport vuole evitare che le sue parole possano essere strumentalizzate da un verso o dall’altro (ieri, peraltro, si attendeva anche la sentenza su Juve-Napoli). Per questo si studierà la questione anche per evitare un cortocircuito internazionale. La faccenda è molto delicata: in una fase in cui si parla di possibili lockdown e di estensione delle zone rosse, con le Asl investita da mille emergenze, è necessario affrontare il problema con equilibrio".