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PAGELLE GDS – Bastoni contro tanti, Gagliardini non è Banega. Lautaro solista inutile

Le valutazioni di alcuni giocatori dell'Inter secondo La Gazzetta dello Sport per la serata di ieri contro il Siviglia in finale di Europa League

Andrea Della Sala

Serata amara per l'Inter e per molti giocatori ieri sottotono contro il Siviglia. Si salvano Bastoni e Godin, male Lautaro e Gagliardini. Ecco alcune delle valutazione de La Gazzetta dello Sport sui giocatori nerazzurri:

BASTONI 6,5 - "Young non contiene Navas, così sulla fascia sinistra nerazzurra prende forma una sorta di “Bastoni contro tanti” (Suso e gli altri). È l’interista che meglio si cala nella finale, perché è il meno ondivago. Accetta la sofferenza iniziale, ne esce rafforzato, diventa via via un punto di riferimento. È anche l’interista che tocca il maggior numero di palloni (77), questo dicono i report. Non tutti sono tocchi puliti, ma questa sua presenza al passaggio è sintomo di personalità. Ha soltanto 21 anni, siamo abbastanza certi che godrà di altre finali e che se le giocherà ancora meglio".

GAGLIARDINI 4,5 - "Ha sulla coscienza la seconda rete del Siviglia: non legge l’aggiramento di De Jong e fa la figura del palo della luce. Sciupa un rigore in movimento. Svagato nell’azione del 3-2 sivigliano. È un buon muscolare, ma le finali le vinci con i centrocampisti alla Banega".

LAUTARO 4,5 - "In versione errante, si sposta di qua e di là senza un’idea precisa. Non entra in comunicazione con il resto della squadra e neppure con Lukaku. Solista inutile. Sono netti gli scollamenti tra centrocampo e attacco".

LUKAKU 5 - "L’azione che porta al rigore e la solita freddezza dal dischetto non possono bastare. Sbaglia in maniera fragorosa la rete del 3-2: in quella situazione il grande giocatore deve segnare. E poi è lui di fatto a metter dentro il 3-2 sivigliano".

GODIN 6 - "Soggetto smarrito sull’1-1, resta a guardare De Jong con un candore disarmante. Ma Godin ha carattere, nulla lo annienta e si riscatta con il gol del 2-2. Compensa l’errore e non è poco, perché altri sbagliano e basta".

CONTE 5 - "Inter prigioniera sulle fasce, Conte non fa nulla per spezzare le catene laterali altrui. Sulle palle inattive a sfavore il risiko delle marcature è spesso perdente. Colpisce il ritardo nei cambi: i primi arrivano 4’ dopo il 3-2. Inconcepibile, andavano fatti prima".

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