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Condò: “Marotta ha dato Eriksen per perso. Ma Conte non deve giocarsi un altro gioiello”

Marco Astori

L'analisi del giornalista su Repubblica

Tra le pagine dell'edizione odierna di Repubblica, Paolo Condò, noto giornalista, ha analizzato così l'ultima giornata di campionato, soffermandosi poi anche in particolare sull'Inter: "Lo diciamo a bassa voce perché non è tempo di entusiasmi (semmai di ristori). Ma le condizioni impervie nelle quali il campionato va avanti - porte chiuse, estate brevissima, partite ogni tre giorni, voragini di assenze - stanno producendo la Serie A più aperta ed emozionante degli ultimi anni. Il fatto che non stia accadendo solo in Italia ma anche nelle altre leghe europee conferma l'effetto livella che le circostanze esterne hanno sui risultati.

Tornei falsati, certo. Ma non più delle nostre vite, e dunque non sentitevi colpevoli se in questo panorama di angustie una partita di calcio - ma anche un gran premio, un match di tennis o di pallacanestro, una discesa di sci - vi distrae per un po' dagli affanni quotidiani. L'Inter non agisce ma reagisce. L'impeto col quale ha rimontato e poi travolto il Torino fa spavento, ma è uno spavento uguale e contrario a quello generato dalla sua pigrizia fino al 60'.

Nella rosa nerazzurra ci sono cinque giocatori che ogni squadra europea vorrebbe con sé: Lukaku, Lautaro e Barella che stanno andando benone, Eriksen che ieri Marotta ha sostanzialmente dato per perso, e Hakimi che sta vivendo un lungo passaggio a vuoto. Se già Eriksen - considerate le condizioni alle quali arrivò - è una colossale occasione perduta, Conte deve fare di tutto per non giocarsi anche il marocchino", ha concluso.