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GdS – Inter, Lukaku ormai è diventato un mito. E c’è un dato che mette in guardia il Napoli

Il bomber nerazzurro punta a migliorarsi

Matteo Pifferi

Inizio di 2020 non facile per l'Inter che, nel giro di una settimana, se la vedrà contro Napolie Atalanta, due partite da vincere se si vuole tenere il passo della Juventus e, provare ad allungare, in caso di passi falsi bianconeri contro Cagliari e Roma. Ecco il giudizio de La Gazzetta dello Sport:

"Alla prima curva del nuovo anno c’è subito una doppia insidia per l’Inter, attesa nelle prossime due giornate a un’autentica prova del nove. Prima la trasferta a Napoli, su un campo dove in campionato non vince dal 1997. Poi a San Siro arriverà l’Atalanta, avversario scomodo guidato da un ex - Gasperini — sempre col dente avvelenato. La corsa al titolo di campione d’inverno conta sempre il giusto e lo sa bene Maurizio Sarri, capace in questi anni di dominio Juve di mettersi due volte alle spalle i bianconeri a metà percorso. Due volte in tre stagioni a Napoli (nel 2015-16 e 2017-18), ma alla fine senza alcun titolo. Ma l’orizzonte nerazzurro è più lontano di metà gennaio e porta al primo marzo, giorno di Juve-Inter. Quello sarà il primo vero snodo cruciale verso lo scudetto ed è lì che l’Inter vuole arrivare al top della forma e al comando in classifica, sperando che Coppa Italia ed Europa League non tolgano troppe energie. La Juve deve sfruttare subito il turno di domani per mettere pressione agli avversari. Il Cagliari in casa, sulla carta, è più agevole del Napoli al San Paolo. Dove i bianconeri andranno a fine gennaio, ultima curva pericolosa prima di una strada che potrebbe essere in discesa. Ma attenzione: la Signora a fine febbraio tornerà a pensare alla sua ossessione, quella Champions che manca dal 1996. E il calendario si è divertito a mettere altro pepe. Il Lione arriva proprio prima dello scontro diretto con i nerazzurri..."

TOTEM LUKAKU - La Rosea, poi, sceglie Lukaku come uomo-copertina per l'Inter nel confronto diretto con la Juventus.

"Come sempre, c’è una sfida nella sfida e anche qui si deve partire dal confronto a distanza tra Lukaku e Ronaldo, gli uomini simbolo. Romelu ha conquistato da subito il mondo Inter per il suo modo di essere, in campo e fuori. Cedere il rigore ad Esposito poi lo ha consacrato definitivamente a nuovo mito nerazzurro. I numeri dicono che ha segnato in A più di CR7 e che in trasferta ha realizzato 8 reti in 8 partite: il Napoli è avvisato".

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