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Hodgson: “Ho un debole per l’Inter. Ecco come può dar fastidio al Manchester City”

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L'ex tecnico nerazzurro non crede che sarà una passeggiata per la squadra di Guardiola: "In una finale può succedere qualsiasi cosa"
Fabio Alampi Redattore 

Roy Hodgson, ex allenatore dell'Inter, in un'intervista concessa a Repubblica ha parlato della finale di Champions League, in programma sabato a Istanbul contro il Manchester City: "Non sono uno di quei tifosi (in italiano, ndr)con la sciarpa. Ma certo ho un debole per l'Inter".

Quell'esperienza agrodolce non è più un rimorso?

"Guardo sempre avanti. All'Inter le cose potevano andare meglio. Ma se hai la fortuna di incontrare e lavorare con persone straordinarie come Moratti e Facchetti, è qualcosa che va oltre il calcio, o il successo: ti dà una grande spinta".


Cosa si aspetta da City-Inter?

"Sicuramente Guardiola parte favorito: la cosa più travolgente del City è che oramai fanno tutto bene. Ma in una finale può succedere qualsiasi cosa. La squadra di Inzaghi è molto ben organizzata ed estremamente pericolosa in contropiede: potrebbe dare fastidio a Guardiola".

Se fosse l'allenatore dell'Inter, cosa farebbe per battere il City?

"Io che do consigli a Inzaghi? Che cosa stupida".

Inter Inzaghi

E Guardiola? Ha cambiato il calcio anche in Inghilterra?

"Pep è stato fantastico. Il primo rivoluzionario in Premier è stato Wenger per il suo gioco all'Arsenal. Guardiola ha portato invece tutto il calcio inglese ai massimi livelli. La vera forza del suo City, trasmessa ai giocatori, è soprattutto fare tante cose a livello eccezionale, ma con un solido collettivo alla base. Non sono solo le idee che porta, alcune delle quali neanche troppo innovative, ma la costanza del lavoro, l'impegno a migliorarsi sempre, l'umiltà di imparare senza limiti. Per questo il loro livello non cala quasi mai. Difatti, hanno vinto cinque delle ultime sei Premier. Non solo per la classe che incarnano ma soprattutto per la loro incredibile costanza. Il calcio di oggi è anche, o soprattutto questo".

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