00:30 min

ultimora

Mancini: “Il campionato ripartirà e sarà segno di normalità. L’Inter è ancora in ballo”

Eva A. Provenzano

Il ct della Nazionale italiana ha parlato di quanto sta accadendo in Italia col coronavirus ma anche della lotta per lo scudetto

E' il ct della Nazionale italiana ma è pure l'ex allenatore dell'Inter. Roberto Manciniha parlato di questo momento difficile per la Nazione in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport.

«L'Italia dai balconi è autentica, ci rappresenta. Siamo noi che diamo il meglio nelle difficoltà. Di solito quando ci uniamo e ci aiutiamo riusciamo a mettere in campo la nostra umanità. Questa gente avrebbe meritato l'Europeo per ripartire. Ma tra un anno, io mi aspetto un Europeo di altissimo livello, di grandissima qualità. Proveremo a vincere un grande torneo», ha detto.

Il mister ha anche raccontato di trovarsi a Roma da due settimane insieme a due dei suoi figli, mentre l'altro è a Miami. Ha spiegato di essere preoccupato per i genitori che vino a Jesi e di come ha perso un amico di infanzia a causa del coronavirus. «Giocava a calcio con me da piccolo, mi ha chiamato mia sorella per dirmelo», ha sottolineato. E ancora: «Le immagini dei militari che portavano via le bare da Bergamo sono state come un pugno in faccia, impressionante. Nessuno era pronto a questo inferno. Pensare che la gente muore perché mancano i letti in rianimazione è assurdo, è inaccettabile».

«Io di lasciare l'Italia non ci penso neanche, mi sento al sicuro qui e ho fiducia nei medici. Voglio sentirmi vicino a chi è in difficoltà. Come cittadino più che da ct», ha aggiunto.

E a proposito del calcio giocato ha spiegato: « A settembre magari saremo un po' arrugginiti, ma riprenderemo a pedalare. Avevo iniziato a preparare l'Europeo. Ho sentito la botta della delusione e poi mi sono fermato. Per quanto riguarda il campionato penso che ripartirà e recupereremo la nostra normalità. Credo che i giocatori avranno tanta voglia di tornare in campo e ci sarò modo di vedere entusiasmo e divertimento. La Juve è ancora la favorita, ma la Lazio è in corsa e anche l'Inter. Perché sarà come un nuovo pianeta e non si possono fare previsioni si quanto accadrà. Tagliare stipendi ai giocatori? Inutile decidere ora perché penso che il campionato riprenderà. Ma i calciatori dovranno essere responsabili a seconda delle varie situazioni».

(Fonte: GdS)