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Assogna: “L’Inter ha dovuto cambiare pelle. Derby, una la variabile impazzita”

Eva A. Provenzano

Il giornalista ha parlato della sfida tra la formazione di Pioli e quella di Inzaghi ponendo l'accento su alcuni protagonisti in particolare

Paolo Assogna, a Skysport, prima del derby ha detto la sua sulla sfida tra la formazione di Pioli e la formazione di Inzaghi. «Credo che molto si deciderà in mezzo al campo - ha spiegato il giornalista - perché l'Interè più solida ed è forte fisicamente e ha più corsa. Il Milan sulla trequarti ha un pizzico di qualità in più. Un duello collettivo di reparti deciderà la partita. Dentro la partita ci saranno più duelli. Due campioni meravigliosi come Ibra e Dzeko possono poi far saltare qualsiasi tipo di ragionamento tattico. Barella-Tonali è un altro duello, eccellenze italiane».

-Il Milan non soffre le assenze. Oggi manca Theo Hernandez... 

Quando costruisci certezze e dai conoscenze al gruppo, insegni un certo modo di giocare a calcio e stare in campo. Sempre meglio i titolari, ma le conoscenze rimangono perché l'allenatore è stato bravo a trasmetterle al gruppo. Sarà un'assenza pesantissima ma finora la formazione rossonera è riuscita ad andare oltre i ragionamenti standard. Sul Milan le assenze hanno poco impatto. 

-Sicuramente il Milan non è Ibra dipendente, l'Inter non è mai stata Dzeko dipendente ed è uscita dalla dipendenza da Lukaku...

L'Inter ha dovuto cambiare completamente pelle. Un centravanti come Lukaku ti consente di abbassarti. Lui ha questa meravigliosa possibilità di esaltarsi a campo aperto. Dzeko invece, e per questo il gioco si è trasformato, chiede palla addosso e valorizza il gioco degli altri. Bravissimo Inzaghi, anche se in ritardo rispetto a Milan e Napoli, perché è riuscito a cambiare le caratteristiche della squadra. Titolari simili a quelli dell'anno scorso. Ma un solo giocatore cambiato, con quelle caratteristiche, cambia completamente il dna del gruppo nonostante ci siano gli stessi titolari dell'anno scorso. Ibra negli ultimi derby ha fatto tre gol, soprattutto all'inizio del percorso, quando il Milan non aveva certezze le ha date perché non si accontenta mai e arriva prima di tutti al campo di allenamento e dà in campo ed extra campo nella formazione della mentalità. Poi ovviamente fa molto anche in campo. 

-Dalla panchina come possono pescare i due allenatori? 

Sono due rose molto ampie. E tutte e due i tecnici sono stati bravi a gestire le emergenze e a valorizzare i calciatori. Vidal lo ha rilanciato Inzaghi, potrebbe essere utilissimo. Soprattutto se Calhanoglu dovesse confermare questa tendenza non brillante, un guerriero come Vidal potrebbe essere la variante impazzita. 

(Fonte: Skysport)