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Stadi, i tifosi disertano dopo la pandemia. E per le società c’è il problema steward

Eva A. Provenzano

La Repubblica parla del ritorno negli impianti sportivi dei sostenitori dopo la pandemia, c'è ancora titubanza

Il 50% dei tifosi rispetto alla capienza di ogni stadio. Ma nel primo turno di Serie A sono rimasti invenduti più di 60mila biglietti quindi il 37% dei biglietti acquistabili. A San Siro, come sempre, il numero più alto dei tifosi ma 8mila seggiolini sono rimasti vuoti ed erano occupabili. 5mila posti disponibili e lasciati vacanti a Roma. La Repubblica ne parla in un articolo e scrive: "Difficile sia solo colpa dell’avvio del campionato a una settimana da Ferragosto".

A Inter-Genoa il numero più alto di tifosi nella prima di campionato. I posti disponibili erano 35.663, gli spettatori allo stadio erano però 27.402. All'Olimpico, per Roma-Fiorentina, potevano essere presenti 32.500 spettatori e ne sono entrati 26.997.

Il quotidiano aggiunge anche: "Molto ha influito la scelta di alcuni gruppi ultrà di disertare, al grido di “o tutti o nessuno”: quelli dell’Atalanta, del Cagliari e della Samp, meno di 5000 persone nel posticipo col Milan a Marassi. Il timore è che tanti si siano disabituati all’esperienza dello stadio. Un anno e mezzo di porte chiuse ha imposto un distacco difficile da recuperare. Pesa anche la diffidenza verso gli eventi di “massa”, nonostante i distanziamenti e la disposizione a scacchiera, poco rispettata sugli spalti. Le code ai controlli hanno dimostrato poi che il problema, semmai, è fuori".

Si tratta di due fattori che aprono anche ad una grande questione, la scomparsa degli steward. Per le società sta diventando difficile reperire queste figure di sicurezza. Sono spariti il 60% degli steward addetti alla sicurezza degli stadi. Mancano gli studenti fuori sede che non sono rientrati nelle città e c'è il timore ad esempio, di perdere il diritto di cittadinanza. "45 euro al giorno solo per i più fortunati, che poi, finita l’epoca dei voucher, devono pagare le tasse. I club si stanno rivolgendo a volontari - ad esempio carabinieri in pensione - almeno per il controllo dei green pass. Altra accortezza: differenziare i controlli per ridurre le file, e convincere qualche tifoso a tornare", si legge nello stesso articolo.

(Fonte: La Repubblica)