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Sticchi Damiani: “Peggio di non giocare questa stagione, è rovinarne due. Io spero che…”

Le parole del presidente del Lecce

Marco Astori

«Peggiore di non giocare questa stagione, è rovinarne due». Inizia con questa frase molto forte l'intervista di Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ai microfoni de Il Mattino. Il tema affrontato è stato ovviamente il futuro del calcio italiano dopo il Coronavirus.

Presidente, lei crede che si possa finire questa stagione?

«Sì, lo spero perché tornare in campo in condizioni di sicurezza vuol dire essersi messi alle spalle il dramma della pandemia. Ed è un sogno di normalità che mi piace cullare».

Qualche suo collega dà già per concluso il campionato.

«Per la Lega di A l'ideale sotto il profilo finanziario e sportivo è concludere il torneo. Ovviamente, portarlo a termine rappresenta un rischio sportivo per alcune società, la mia per prima, che potrebbero retrocedere. Ma è un rischio che bisogna correre perché fa parte della competizione sportiva, a maggior ragione se serve a dare equilibrio finanziario all' intero sistema calcio».

Se finisse tutto qui, c'è rischio default?

«Dipende dal livello di indebitamento pregresso di ogni società: i danni potrebbero essere traumatici per alcuni. Ma non per il Lecce, per esempio, che un'azienda che non ha mai fatto un passo più lungo della gamba».

Quando si potrebbe ripartire?

«Aspettiamo il governo e le sue decisioni. Forse serve darsi una scadenza ultima, serve dire che non possiamo andare oltre i primi giorni di luglio. Altrimenti, compromettiamo anche la prossima stagione con gli Europei e Olimpiadi».

Cosa va evitato?

«Di mettere a repentaglio la salute degli atleti per riprendere prima del dovuto oppure laddove si volesse attendere per concludere il campionato bisogna evitare di compromettere la prossima stagione con una ripresa troppo spostata in avanti».

L'accordo della Juventus per il taglio degli stipendi è il compromesso giusto?

«Per noi, è prematuro. Un accordo con i calciatori senza sapere cosa succede, su quali basi farlo? Se la prestazione diventa impossibile per causa maggiore è uno scenario, se prima o poi si torna in campo, magari a porte chiuse, è un altro conto. La Lega ha un tavolo tecnico e si sente con l'Aic, attendiamo le linee guida».

La Premier pensa a una formula tipo Mondiale.

«Troppo complicato. Immagino le polemiche, non riusciremo a concepire in poco tempo una formula del genere. Come pure playoff e playout: se si può tornare a giocare, si torna a giocare tutti insieme. In 45 giorni possiamo chiudere regolarmente la stagione».

«Questo periodo ci insegnerà molte cose: anche chi si potrà permettere certe spese, penso che eviterà gli eccessi».

I presidenti si sono offesi per certe affermazioni del ministro Spadafora.

«Forse il ministro ha generalizzato un po' troppo, esiste un'etica anche nel calcio ed anche in serie A, le sue parole sono però utili per chi a volte va sopra le righe».

«Se vuole gli faccio l'elenco dei sacrifici fatti prima anche del coronavirus».

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