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Barella-Frattesi, l’Inter proverà ad affiancarli: ecco cos’ha in mente Inzaghi

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Il club nerazzurro è in pole per il centrocampista del Sassuolo: ecco come possono giocare insieme lui e Barella

L'Inter è in pole per assicurarsi Davide Frattesi. Il club nerazzurro ha messo la freccia ed è a un passo dall'assicurarsi il giocatore del Sassuolo. Se l'Inter dovesse chiudere l'operazione, Simone Inzaghi si ritroverebbe in rosa un giocatore con qualità simili a quelle di Nicolò Barella. La domanda è, come farli convivere?  "L’Inter di Inzaghi ha dato il suo meglio con il “doppio play” come faceva l’Italia più bella. Con l’eventuale coesistenza di Barella e Frattesi, e il probabile addio di Brozo, lo scenario probabile sarebbe quello con Calhanoglu in mezzo e Mkhitaryan necessariamente primo a subentrare, perché l’armeno farebbe fatica riciclarsi nella posizione di play puro", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

Barella-Frattesi, l’Inter proverà ad affiancarli: ecco cos’ha in mente Inzaghi- immagine 2

"Controindicazioni a una linea Frattesi-Calhanoglu-Barella non ce ne sarebbero, a patto di trovare un equilibrio al quale lavorare da subito, per non trovarsi poi in difficoltà a stagione in corso. Barella e Frattesi tendono infatti a scappare verso la porta avversaria, è nel loro Dna. Due trascinatori per carattere e sensibilità. Uno dei due deve limitare la sua spinta, anche per dare una mano a Calha. Possono alternarsi".


Frattesi Inter

"Sarebbe un’Inter più profonda e aggressiva, con meno tocchi e più filtranti, più verticale e profonda. Avendo già due esterni-ali di spinta (Dumfries e Dimarco), i movimenti in avanti e le coperture andrebbero coordinati con molta attenzione, perché Calha, eccellente play, non è comunque un centrale alla Jorginho, alla Casemiro, e la difesa potrebbe essere esposta a pericolose folate di vento. Ma forse la doppia mezzala spingerebbe quasi naturalmente a tenere una linea difensiva più alta e aggressiva. Comunque, un “bel” problema per Inzaghi: bello nel senso che molti allenatori vorrebbero avere la stessa abbondanza di giocatori così da far convivere".

(Gazzetta dello Sport)

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