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Conte, riecco Gervinho: da ‘ammazza-partite’ a pericolo. Inter, c’era l’accordo: saltò tutto perché…

Alessandro De Felice

L'attaccante ivoriano è stato a un passo dai nerazzurri lo scorso 5 ottobre e oggi la squadra di Conte se lo ritrova da avversario

Una questione di sliding doors. Quella di oggi a San Siro tra Inter e Parma rappresenta un partita particolare per Gervinho. L'attaccante ivoriano, come rivela La Gazzetta dello Sport, avrebbe dovuto giocarla con la maglia nerazzurra: "Gli accordi erano stati presi, le mani erano state strette, poi ci sono stati problemi che hanno bloccato l’operazione, con l’Inter che non è riuscita a liberare una casella in rosa per l’ivoriano e tutto è saltato".

Nella testa di Conte, Gervinho avrebbe dovuto recutare il ruolo dell'ammazza-partite: "L’uomo che, una volta passati in vantaggio, avrebbe potuto definitivamente chiudere ogni questione in capo a uno dei suoi imperiosi contropiede".

La curiosità, sottolineata dalla Rosea, è che nelle sei reti realizzate nelle prime cinque giornate dal Parma non c'è la firma di Gervinho. L'ivoriano si è adeguato alle richieste di Liverani, che rispetto a D'Aversa chiede una manovra meno verticale ma più avvolgente. "A San Siro il Parma, che presumibilmente si affiderà più al contropiede che al tentativo di possesso-palla, dovrà necessariamente affidarsi agli scatti di Gervinho. Se c’è uno in grado di mettere in crisi la difesa dell’Inter, questo è lui: partendo dal settore sinistro è la freccia che Liverani scaglia per dare la scossa decisiva" conclude La Gazzetta dello Sport.