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Tuttosport chiaro: “Inter, ma quale fallimento. Gestione Oaktree, cosa filtra da ambienti finanziari”

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Oaktree è soddisfatta del lavoro fatto dal management nerazzurro nelle ultime tre stagioni, ovvero da quando il fondo americano ha iniziato a porre la propria attenzione sui conti
Marco Astori Redattore 

E' chiaro come il pensiero principale nella testa dei tifosi dell'Inter va alle modalità con cui Oaktree gestirebbe il club in caso di passaggio di proprietà, molto probabile, a suo favore. La risposta la dà oggi Tuttosport, spegnendo anche le varie illazioni sui social in merito ad un possibile fallimento della società: "Il club, sintetizzando brutalmente, ovviamente non è rischio il fallimento. Certo, rimane un indebitamento alto, 807 milioni lordi al 30 giugno 2023 destinati a calare intorno ai 700 nel bilancio in chiusura fine giugno 2024 (di cui 415 relativi al Bond in scadenza il 9 febbraio 2027) con una posizione finanziaria netta negativa di circa 310 che è un futuro proprietario dovrà fronteggiare. Ma la società per essere dichiarata fallita da un tribunale dovrebbe essere inadempiente nei confronti di soggetti come dipendenti, fornitori o altri creditori e sinora all’interno non ha avuto problemi in questo senso e anzi, il bilancio è in miglioramento da tre stagioni.

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Dunque per la Figc non dovrebbero sorgere problemi sulla questione iscrizione al prossimo campionato, anche perché chi subentrerà a Zhang ha una stabilità economica sicuramente più conclamata. Piuttosto c’è da capire cosa cambierà per la società di stanza a Milano. Di certo, nel caso in cui Zhang impugni l’escussione - avrà le carte per farlo? -, il rischio potrebbe essere quello di una battaglia legale che porti a un blocco operativo del club; una sfida in tribunale tra le parti, infatti, congelerebbe i conti dell’Inter e i movimenti dei suoi dirigenti, ma al momento sembra davvero complicato che lui possa riuscire a perseguire questa strada. Quindi, l’Inter, in quanto società, non dovrebbe subire contraccolpi, anche perché da quanto filtra dagli ambienti finanziari, Oaktree è soddisfatta del lavoro fatto dal management nerazzurro nelle ultime tre stagioni, ovvero da quando il fondo americano ha iniziato a porre la propria attenzione sui conti, avendo prestato i soldi a Suning. La fiducia in Marotta, Antonello, Ausilio e Baccin è alta e si andrà avanti con loro.


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D’altra parte Oaktree da luglio 2021 a due suoi uomini nel consiglio di amministrazione del club, ovvero Carlo Marchetti, l’uomo forte del fondo americano, e Amedeo Carassai. Entrambi quindi conoscono già ogni aspetto della società, così come altri dirigenti di Oaktree che ha da anni sono spesso presenti a San Siro in tutti gli eventi legati al club. Chiaramente si andrà avanti con le linee guida che Oaktree aveva già iniziato a dare nell’estate 2021 per cercare di migliorare ulteriormente i conti. Dunque è possibile che venga chiesta un’austerity più accentuata. Che non significa che l’Inter non potrà operare sul mercato o completare per esempio i rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro, ma l’attenzione agli equilibri economici dovrà essere ancora maggiore. L’idea di Oaktree elaborare nel prossimo triennio o o per migliorare ulteriormente i conti dell’Inter, arrivare a un pareggio di bilancio, cosa che potrebbe avvenire già nell’esercizio 24-25, di diminuire il debito e approfondire la questione stadio per rendere il club ancora più appetibile".

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