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Inter, Zhang non si è ancora arreso: colpo di coda entro martedì? O battaglia legale con Oaktree

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Oaktree ha una clausola del 20% sulla cessione dell'Inter e si è messa di traverso nella ricerca di un un nuovo finanziatore
Andrea Della Sala Redattore 

Nella giornata di ieri è arrivata la lettera del presidente Zhang che 'denuncia' il comportamento di Oaktree ostacolo nell'affare tra l'Inter e Pimco, mai nominata dal presidente Zhang. Una lettera preoccupante, perché martedì è qua vicino e che mette in discussione il futuro dell'Inter.

"Disperato, ma pure ponderato, quel messaggio delle 14.09 con cui Steven Zhang è andato all’attacco come neppure Lautaro nelle sue migliori giornate. L’avversario, o meglio, il bersaglio del presidente dell’Inter è chiaro, il fondo Oaktree, accusato di aver messo in atto «minacce legali» senza un «coinvolgimento significativo», «comportamento che sta ora creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità». Parole durissime, senza ritorno. Parole che rafforzano l’idea sullo sfondo. Si sposterà presto in campo legale, con tutti i pericoli annessi per la società nerazzurra, la partita tra Suning e il fondo californiano, che ora rivuole i milioni prestati nel 2021 (sono 375, interessi compressi). Al momento, però, Oaktree ha scelto di non rispondere all’attacco frontale cinese e di aspettare con l’orologio in mano l’ora X: dopodomani potrà escutere il pegno che aveva dato Steven in garanzia del prestito, ovvero le azioni stesse del club nerazzurro", scrive La Gazzetta dello Sport.


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"Disperate le parole di Zhang, si diceva. Disperate perché il presidente ha tirato dentro nel suo discorso direttamente l’Inter, rivolgendosi alla «cara famiglia nerazzurra», pur essendo Suning a tutti gli effetti l’attore principale della vicenda e solo in un secondo momento la società nerazzurra. Ponderate pure, le parole di Zhang. Erano in canna da almeno 24 ore e sono passate al vaglio dei suoi studi legali, oltre che dagli advisor Goldman Sachs e Raine. Il presidente non ha mai nominato nel suo discorso Pimco, il fondo con il quale aveva avviato il discorso di rifinanziamento. Da Suning, ufficiosamente, è arrivata anche la secca smentita che il nodo fosse la disponibilità dei 380 milioni da restituire a Oaktree, o la natura di questi, visto che secondo alcune indiscrezioni Pimco avrebbe garantito la cifra a Suning attraverso un bond biennale".

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Il nodo, come raccontato dalla Gazzetta nei giorni scorsi, è la clausola che avrebbe garantito a Oaktree il 20% sulla cifra della cessione, cifra non totale, ma il differenziale tra il valore inizialmente stabilito e il reale prezzo di vendita. Insomma: Zhang non si è ancora arreso. E dietro le sue parole si può leggere anche un avvertimento a Oaktree: sicuri di riuscire a gestire il club come ho fatto io? Il presidente spera ancora in un colpo di coda entro martedì. Altrimenti sarà battaglia legale, addossando a Oaktree la responsabilità del fallimento del rifinanziamento, visto che - è la tesi di Zhang — la soluzione con Pimco era stata trovata", chiude Gazzetta.

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