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Barella-Kessie, gli imprescindibili di Inter e Milan: il derby si decide in mezzo al campo

Fabio Alampi

Motori delle rispettive squadre, Conte e Pioli non ci rinunciano mai

Inter e Milan si giocano l'accesso alle semifinali di Coppa Italia: tra le tante chievi di lettura del derby, oltre all'annunciato scontro tra giganti tra Lukaku e Ibrahimovic, c'è anche il confronto tra Nicolò Barella e Frank Kessie, motori delle due squadre. Due elementi imprescindibili, come scrive il Corriere dello Sport: "La verità è che non si sbaglia a indicare Barella e Kessie come i veri imprescindibili di Inter e Milan. Entrambi, infatti, hanno caratteristiche uniche nelle rispettive rose, ma sono pure dotati di qualità fisiche tali da poter andare in campo sempre o quasi. Il risultato è che stanno fuori quando proprio non he hanno più, e diventa necessario farli rifiatare, oppure per cause di forza maggiore. [...] Facile, insomma che il duello Barella-Kessie stasera faccia scintille, visto che con ogni probabilità entreranno in rotta di collisione".

IMPRESCINDIBILI -"Al lordo delle 4 partite cominciate dalla panchina, dalla quale si è puntualmente alzato, Barella le ha giocate tutte, 26 su 26, risultando finora il terzo nerazzurro più impiegato, dietro, ovviamente, ad Handanovic e a De Vrij. Destino più o meno simile, quello di Kessie, anche se, per la verità, in un paio di occasioni ha marcato visita: in una, con il Lilla in Europa League, è rimasto a guardare al fianco di Pioli, nell'altra, con la Lazio, era squalificato, altrimenti sarebbe stato regolarmente al suo posto. Anche lui, peraltro, è il terzo tra i rossoneri con più minuti in campo, alle spalle di Donnarumma e di Theo Hernandez".

BARELLA - "Barella ha il dinamismo che nessun altro centrocampista nerazzurro possiede. Sa ribaltare l'azione partendo palla al piede, ma sa anche inserirsi e servire assist puntuali e precisi. L'emblema di quello che è diventato l'ex cagliaritano è il gol con cui ha abbattuto la Juventus: una fuga clamorosa nel vuoto bianconero e poi, a tu per tu con Szczesny, la freddezza di batterlo senza la minima esitazione. E' stato il suo secondo centro stagionale. Ecco, da quel punto di vista deve crescere. Ma con tutto ciò che fa in campo gli si può anche concedere di non essere sempre preciso al tiro. Peraltro, con 24 anni da compiere il 7 febbraio, ha tutta la possibilità di migliorare".

KESSIE - "Lo ha fatto anche Kessie, in maniera sorprendente. Prima del lockdown, infatti, era un altro giocatore: disordinato, discontinuo e inaffidabile. Il Milan aveva anche provato a cederlo durante il mercato invernale. Ebbene, alla ripresa, si è presentato trasformato, addirittura il contrario di quello che era, ovvero lucido, sicuro e concentrato. Insomma, là in mezzo è un punto di riferimento, di cui ha beneficiato anche Bennacer".