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Scudetto dell’Inzaghismo: addio alla “guerra”, con Simone l’Inter è una macchina di bellezza

Marco Macca Redattore 
Sta arrivando uno scudetto storico, indimenticabile, ma anche unico nella storia dell'Inter. In altre parole, uno scudetto dell'Inzaghismo

Sta arrivando uno scudetto storico, indimenticabile, ma anche unico nella storia dell'Inter. In altre parole, uno scudetto dell'Inzaghismo. E' questa la nuova parola che spopola nel popolo nerazzurro, perché sottolinea il modo diverso di vivere creato da Simone Inzaghi, vero artefice del trionfo. Scrive la Gazzetta dello Sport:

"Il suggello finale nel derby è bramato da qualsiasi nerazzurro sul pianeta ma, comunque vada, questo campionato 2023-24 è già entrato di diritto negli almanacchi. E pure nel vocabolario: il cosiddetto “Inzaghismo” gira di bocca in bocca, è diventato una filosofia ammirata in Europa. Un preciso modo di stare in campo e di inseguire la vittoria".

"L’Inter di Simone, infatti, è diversa rispetto alle altre Inter scudettate: a unire Bersellini e Trapattoni prima, Mancini-Mourinho-Conte dopo c’era lo stesso animo guerriero. Erano tutte squadre schiaccianti nel fisico, pronte alla guerra. Dei carrarmati con i cingoli. Anzi, proprio in quello spostare a spallate gli avversari si vedeva un preciso Dna nerazzurro. La squadra di Inzaghi, invece, ha trasformato quella tradizione e ha ben altra gentilezza: ricerca il gioco, insegue la bellezza, non smette mai di costruire azioni come nell’assalto finale a Udine".



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