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Supercoppa a 4, Inter unica contraria: “I dirigenti hanno spiegato che…”

Marco Astori Redattore 
La decisione era stata messa in dubbio nelle ultime settimane in particolare dalla contrarietà aperta dell’Inter, accompagnata dai dubbi più sotterranei di altre società

E' notizia di ieri la conferma della formula delle final four per la Supercoppa anche per il 2025. Scelta che ha trovato l'Inter decisamente contraria visto il grande intasamento del calendario il prossimo anno: "La decisione era stata messa in dubbio nelle ultime settimane in particolare dalla contrarietà aperta dell’Inter, accompagnata dai dubbi più sotterranei di altre società. Per questo è stata necessaria una discussione nell’assemblea di ieri della Lega Serie A in video-collegamento. Non è stata una vera e propria votazione, perché la materia è di competenza del Consiglio che ora ratificherà. È andato in scena un giro di pareri in ordine alfabetico. La Juventus è rimasta un po’ perplessa di fronte a questo metodo che ha reso quasi ininfluente l’opinione di chi interveniva dopo, a causa della lettera iniziale.

L’orientamento sostanzialmente era già stato definito anche da chi non partecipa alle coppe europee e non andrà in Arabia Saudita. Il club bianconero ha finito per adeguarsi, ma ha evidenziato la necessità di non separare l’argomento Supercoppa italiana dalla discussione complessiva sul calendario internazionale sempre più fitto e sulla riduzione a 18 squadre della Serie A, portata avanti assieme a Inter, Milan e Roma ma osteggiata dalle altre 16. L’Inter è stata l’unica società a schierarsi chiaramente contro la ripetizione della final-four in Arabia Saudita. Secondo i dirigenti nerazzurri, in assenza di una sforbiciata del campionato a 18 squadre, la perseveranza su questa formula è inconciliabile con la nuova Champions League (con due giornate del girone a gennaio) e il Mondiale per club.

I recuperi di campionato, programmati a febbraio, finiscono per sovrapporsi agli ottavi di Champions senza lasciare più finestre in caso di altri rinvii per cause imprevedibili da marzo a maggio. Ha prevalso la volontà degli altri club di avere una vetrina per la Serie A in Medio Oriente, oltre alla speranza di dividersi il montepremi da 23 milioni per ogni edizione: 7,8 milioni al vincitore, 4,7 a chi perde la finale, 1,5 a chi viene sconfitto in semifinale. Ma anche 140.000 a testa alle 16 che restano a casa. La maggioranza dei club di Serie A, così come quella di altre Leghe Europee, pensa che la via migliore per diminuire il carico di impegni dei propri calciatori sia quella di chiedere alla Fifa l’eliminazione delle amichevoli internazionali. In quel caso, però, i campionati dovrebbero comunque fermarsi perché ci sarebbero partite ufficiali in quelle finestre. Quindi verrebbe risolta solo una parte del problema".

 



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