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Inter, lunedì discorso di Conte alla squadra: due punti chiave. Calendario fitto? Ecco la soluzione

Il tecnico è pronto a ruotare la squadra per evitare che il calendario possa risultare un fattore negativo

Matteo Pifferi

Archiviato il capitolo Coppa Italia, l'Inter di Antonio Conte è pronta a vivere un mese e mezzo in apnea, con partite ogni tre giorni a partire dalla sfida contro la Samp, in programma domenica sera a San Siro. "Nel discorso alla squadra di due giorni fa ha sottolineato due concetti, su tutti. Il primo, quello sulla cattiveria, la voglia di crederci, di vincere con la Samp, della serie mettiamoci in pista e vediamo cosa succede con la classifica. Il secondo, capitolo uno del manifesto programmatico di Conte: in un periodo così pieno di partite, che il tecnico stesso dopo Napoli ha definito «folle», c’è bisogno di tutti", spiega l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

DIFESA - Proprio nell'ottica di una rotazione di tanti elementi in rosa, la notizia del recupero di de Vrij, allenatosi ieri senza problemi ad Appiano, non può che essere positiva. Ma anche D'Ambrosio e Godin si sono allenati in gruppo, sebbene il loro effettivo utilizzo contro la Sampdoria sia ancora da valutare. Sarà però importante recuperarli e averli a disposizione, in modo da far ruotare e riposare anche Bastoni e Skriniar, quest'ultimo il più utilizzato da Conte dopo Lukaku.

CENTROCAMPO - "Il sesto uomo per eccellenza rischia di diventare Sensi, che a Napoli non ha avuto tempo di incidere. L’antistress per eccellenza, anche ora che Eriksen si è preso la trequarti convincendo", conferma la Gazzetta che anticipa come l'ex Sassuolo possa tornare utile anche per un cambio modulo, passando, a gara in corso, dal 3-5-2 al 3-4-1-2 o viceversa, senza escludere di vedere un 3-4-2-1, schema già provato in vista del derby di febbraio (Lautaro fu squalificato) ma poi non utilizzato. Un altro giocatore prezioso sarà Moses, entrato nel finale con il Napoli e pronto a dar manforte ai due esterni titolari, ossia Candreva e Young.

ALEXIS - D'Ambrosio, Godin, Sensi, Moses ma soprattutto Sanchez: è il cileno la quinta arma dalla panchina per Conte. L'ex Udinese, al San Paolo, ha dimostrato di essere in grande spolvero. "Sanchez è in forma come ad Appiano non l’hanno mai visto. E come probabilmente non è stato mai nelle ultime due stagioni. Nessun dubbio sul fatto che troverà spazio, al netto persino dei discorsi intorno al futuro di Lautaro. Con dieci mesi di ritardo, il cileno fa ancora in tempo a rispondere presente. In fondo è stato Conte, a inizio settimana, a fare l’appello", commenta la Rosea.

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