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Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, viene analizzata la prestazione di Matteo Marchetti, arbitro di Inter-Lazio, giudicato con un 5.5: "Il metro di Marchetti è largo: lascia giocare anche dopo contrasti al limite. E però ci sono delle sviste. Al minuto 41 non c’è fallo di Vecino su Pavard mentre la Lazio poteva ripartire. Nel secondo tempo è troppo severo il giallo a Romagnoli per l’entrata su Thuram: prende prima la palla e l’intervento assomiglia ad altri già visti e non sanzionati, ma neanche segnalati.
Nella ripresa non fischiato un fallo di De Vrij su Isaksen. Giusti, invece, i gialli per Vecino e Calhanoglu. Poi l’episodio chiaro, che Marchetti avrebbe dovuto vedere dal campo (è in buona posizione e ha la visuale abbastanza libera). Al minuto 2 della ripresa Pedro tocca forte la caviglia di Lautaro, che va giù in area laziale. Marchetti fa cenno che non c’è nulla e dice di continuare. Ma è un attimo: la chiamata del VAR arriva puntuale e l’OFR dura pochi secondi. Rigore netto". 6 al VAR Di Bello: "Richiama Marchetti sul rigore e conferma il tocco di mano sul gol annullato a Immobile nel finale".