L’Inter torna in campo questa sera: i nerazzurri ospitano a San Siro la Salernitana, fanalino di coda e fresca di cambio di allenatore. Una partita che può riservare delle insidie, come scrive Libero: “Simone Inzaghi teme più la...
L'Inter torna in campo questa sera: i nerazzurri ospitano a San Siro la Salernitana, fanalino di coda e fresca di cambio di allenatore. Una partita che può riservare delle insidie, come scrive Libero: "Simone Inzaghi teme più la Salernitana dell'Atletico Madrid. Sul serio. Sa che la partita di stasera (alle 21, diretta Dazn e Sky Sport) è una pericolosa trappola piazzata dal destino per mettere alla prova l'Inter, ancora una volta: la prima della classe, reduce dai successi contro tre grandi come Fiorentina, Juventus e Roma e fresca di uno strappo all'apparenza decisivo in classifica (più 7 con una gara in meno), affronta l'ultima che sembra aver alzato bandiera bianca, non fosse per il cambio di allenatore che peraltro riguarda Inzaghi da vicino visto che ad essere esonerato è stato il fratello Filippo (al suo posto Liverani). E ancora: si gioca di fronte ai soliti 72mila del Meazza e prima dell'andata degli ottavi di Champions League, competizione nella quale i nerazzurri non sono più outsider".
"Inzaghi sa che la sfida di martedì si prepara da sola mentre quella di oggi no ed è esattamente per questo motivo che è diventato un top allenatore: riconosce il pericolo in anticipo e lo previene. Come? Risposta facile: senza fare nulla di particolare. Inzaghi va di rotazione e non di rivoluzione. Vara turnover moderatissimo in due massimo tre elementi (Dumfries per Darmian, Carlos Augusto per Dimarco e forse Arnautovic per Lautaro) perché nessuno ha realmente bisogno di prendere fiato: l'Inter non ha avuto impegni infrasettimanali dal post-Supercoppa e avrà un giorno in più rispetto all'Atletico (che se l'è presa con la Liga) per preparare la gara, quindi ci sono i tempi per permettere ai titolari di recuperare fisicamente e mentalmente.