TS – Lautaro, mai dire rigore: ennesimo errore, i numeri dal dischetto parlano chiaro

Ennesimo errore dagli undici metri per Lautaro Martinez con la maglia dell'Inter. Questa volta è costato carissimo al Toro e ai nerazzurri di Simone Inzaghi, eliminati dall'Atletico Madrid agli ottavi di finale di Champions League. Oggi Tuttosport si sofferma proprio sui numeri del capitano dell'Inter dal dischetto. "Non sarà sicuramente da certi particolari che si giudica un giocatore, ma la fredda oggettività delle statistiche sui calci di rigore, certifica come Lautaro Martinez, nei fatti, almeno con la casacca dell’Inter, non sia assolutamente uno specialista, anzi. Il “Toro” in carriera da professionista ne ha calciati 28, segnandone solo 17, il che significa una percentuale realizzativa del 61%, contro un margine di errore del 39%. Con la maglia dell’Inter la media si abbassa, visti i 14 centri su 24 tentativi da quando l’attaccante è sbarcato a Milano.

Lautaro dal dischetto

Discorso invece totalmente differente con l’Argentina, dove il bomber è stato implacabile dagli 11 metri in tutti e tre i tentativi effettuati. Nello specifico il primo rigore da professionista Lautaro l’ha calciato con l’Under 20 della sua Nazionale, il 2 agosto del 2016 contro il Venezuela. Tutti si ricordano ovviamente il rigore decisivo del 10 nerazzurro del mondiale in Qatar del dicembre del 2022, quando il destro della punta, scelta come quinto e ultimo rigorista, permise a Messi e compagni di eliminare l’Olanda. In Patria però non hanno dimenticato come Lautaro abbia anche trasformato, nella sequenza contro la Colombia, uno dei tiri dal dischetto che assicurò ai suoi la finalissima della Coppa America del 2021, competizione poi vinta propria dall’Argentina contro i padroni di casa del Brasile. Se quindi i numeri di Lautaro con la Seleccion, sono assolutamente positivi, non si può dire lo stesso di quello con i club. Al Racing un tentativo e un errore (con gol su ribattuta) contro il Gimnasia il 10 dicembre del 2017. All’Inter invece il 58% di reti e il consequenziale 42% di sbagli. Quest’anno Lautaro ha calciato sei rigori, trasformandone 3. L’errore con l’Atletico si va a sommare al tiro dal dischetto fallito nei tempi regolamentari contro il Bologna in Coppa Italia (parata di Ravaglia) con l’Inter successivamente eliminata dalla competizione. Rimanendo poi nello stesso torneo e tornando al 2019, la parata di Strakosha sull’attuale capitano dell’Inter risultò fondamentale, anche se il rigore dell’eliminazione lo sbagliò Nainggolan, nel lanciare la Lazio di Inzaghi in semifinale.

Il paragone in Europa

Insomma, gioie e tante delusioni dagli undici metri per il 10 nerazzurro – compresa la parata di Tatarusanu nell’anno dello scudetto del Milan sul ragazzo di Bahia Blanca – che è lontanissimo dagli attaccanti top di questa specialità che gli stanno attualmente contendendo la scarpa d’oro. Harry Kane, in carriera, ha segnato 40 volte dal dischetto, sbagliando in 11 occasioni. Mbappé ha siglato 40 penalties e si è disperato altre 9. Guirassy su 20 tentativi ha realizzato 17 marcature. E a proposito di numeri europei, Lautaro ha chiuso la Champions con 2 gol in 8 presenze (molte delle quali da subentrante), mentre il suo score totale nella manifestazione è di 44 gettoni e 12 marcature (5 reti in 6 partite nella stagione 19-20, solo una per annata nella 20-21 e nelle 21-22). A completare la serataccia degli attaccanti, la “strizzatina” data da Thuram a Savic non vista dall’arbitro. Ieri per Marcus è arrivato il cartellino giallo da Didier Deschamps, suo ct in Nazionale: «Non ci sono state conseguenze. Ma ovviamente Marcus lo sa bene, è un gesto da non fare»", si legge.

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