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Intervenuto sulle colonne de La Stampa, Marco Tardelli ha parlato così del 2023 ormai agli sgoccioli:
"Con l’ultima giornata di campionato dell’anno si chiude un 2023 che ci ha riempito di sorprese e ho deciso di assegnare un Oscar dedicato all’uomo che mi ha colpito in positivo o negativo. I miei candidati sono l’allenatore della Nazionale Luciano Spalletti, l’allenatore del Bologna Thiago Motta ed il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il mio vincitore senza dubbio è Luciano Spalletti e adesso cercherò di darvi le mie motivazioni. Non solo perché è riuscito a vincere lo scudetto con i partenopei, ma per la qualità del gioco, per come ha gestito lo spogliatoio e per essere riuscito a silenziare chi troppo era abituato a parlare a sproposito. Un campionato mai in dubbio, strameritato, un Napoli subito padrone del torneo che si divertiva e ci divertiva. Perfetto nella gestione dei media Spalletti, carattere fumantino, ma paziente e calmo a seconda del momento. Quei falsi sorrisi, quelle strette di mano forzate dalle circostanze erano insopportabili da vedere. Saggiamente avendo intuito il seguito del film si è dimesso. Ha lasciato Napoli e la sua squadra a testa alta con il cuore colmo di gioia, ma anche tanta tristezza per i tifosi che credevano in lui come uomo e come allenatore"
"Ma a volte la vita è piena di fantasia e riesce a farti ritrovare il sorriso che momentaneamente avevi perso. Così l’improvviso addio di Roberto Mancini alla Nazionale ha spalancato a Luciano le porte del Paradiso. Un onore allenare la Nazionale azzurra e un’occasione alla quale non puoi rinunciare, nonostante una situazione non semplice psicologicamente e di classifica. È riuscito a riportare quella fiducia persa e ricreare quella voglia di stare insieme: ha fatto delle scelte, ha parlato nella giusta maniera ai calciatori e tutto è andato per il meglio. Cosa possiamo augurare a Luciano Spalletti, al quale consegno il mio Oscar per il calcio? Un 2024 vittorioso"