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ESCLUSIVA Dossena: “Napoli-Inter, ecco cosa farà la differenza. Cavani? Conoscendolo…”

Daniele Vitiello

FCInter1908.it ha intervistato l'ex giocatore di Napoli e Liverpool sul match del San Paolo

A quasi 100 giorni dalla gara con la Juventus, l'Inter è chiamata alla difficile trasferta di Napoli. La squadra di Antonio Conte avrà il difficile compito di ribaltare il risultato dell'andata contro un Napoli che con Gattuso in panchina ha cambiato volto. FCInter1908.it ne ha parlato in esclusiva con Andrea Dossena che ha vestito la maglia del Napoli per tre stagioni.

Quanto influirà il lungo stop e che partita ti aspetti?

"Il lungo stop sarà determinante, è la prima partita e non è mai successo che con un lungo stop la prima partita sia da dentro o fuori. Abbiamo visto con la Bundesliga che con le prime partite il ritmo è stato abbastanza blando. Essendo una partita da dentro o fuori, chi ha lavorato meglio in queste settimane è un po' più avvantaggiato. Conoscendo un po' il lavoro di Conte sicuramente ci sarà andato giù pesante. Mentre il Napoli dalla sua ha il risultato dell'andata e comunque le partite da dentro o fuori al San Paolo non sono mai facili portarle a casa. Mi aspetto una bella partita".

Chi credi che si giochi una fetta più importante della stagione in questi 90 minuti tra le due?

"Al Napoli gli è rimasto quello, l'Inter potrebbe andare avanti in Europa League. In campionato la vedo abbastanza difficile, andare a recuperare due squadre è molto più complicato. La vittoria della Coppa Italia per l'Inter raddrizzerebbe l'annata se non dovesse arrivare lo scudetto, anche se il lavoro di Conte è stato ottimo. Al primo anno aver cambiato così tanto il volto all'Inter significa tanto".

Ti aspetti qualche accorgimento particolare da parte di Conte?

"Eriksen praticamente deve ancora arrivare. È un campione, mi piace tantissimo ed è fortissimo. Lo vedremo molto più avanti perché avrà avuto carichi di lavoro totalmente diversi rispetto a prima in un calcio totalmente diverso. Anche il primo Lukaku stentava un po', poi quando ha preso il ritmo è diventato il Lukaku determinante che abbiamo visto negli ultimi mesi. Tra 3-4 mesi si vedrà l'Eriksen al centro dell'Inter con le chiavi in mano di tutto il gioco. Non credo possa cambiare molto perché hai l'incognita della nuova partenza, poi se vai a togliere altri punti di riferimento,. secondo me non è questo il momento adatto per fare esperimenti".

Lato Napoli, quanto influirà la mancanza di pubblico?

"Sicuramente Gattuso ha fatto un ottimo lavoro. Il San Paolo quando ti deve dare una mano è il dodicesimo uomo in campo. È un'arma in più per l'Inter e un neo per il Napoli".

Cavani all'Inter? 

"È stato sicuramente il giocatore che aveva più rabbia, più voglia di arrivare che poche volte ho visto. Non so se avrà ancora quella voglia, ma conoscendolo sicuramente avrà ancora voglia di dimostrare e di mettersi in mostra. Qui avrà maggiori stimoli perché il campionato italiano più appassionante di quello francese. Dovrà essere bravo Conte a farli convivere con Lukaku. Non è una coppia che si incastra al primo sguardo, però col lavoro potranno convivere".