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Non solo Siviglia-Liverpool. Le più grandi rimonte nel calcio

Lorenzo Roca

Finale di Premier League da ricordare. Il Manchester City di Roberto Mancini è campione grazie alla differenza reti: prima volta che un titolo viene assegnato così. Ancora più bello per i citizens visto che la corsa era con i rivali dello United. SI giocano Manchester City-Qpr e Manchester United-Sunderland. Al 20' Rooney segna per i Red Devils, e a questo punto lo United è campione. Allo Etihad Stadium il City attacca a ondate, si gioca solo nella metà campo del Qpr, tutto in difesa, e gli azzurri di Mancio non passano. Ma  al 40' Zabaleta segna per il City. Si va dunque al riposo con il titolo al City grazie alla differenza reti (+8) sullo United, i londinesi del Qpr retrocessi. Nella ripresa il Qpr deve rischiare il tutto per tutto se vuole salvarsi. Al '48 il Qpr pareggia. Il City moltiplica gli attacchi, è un assedio. Al '66 la beffa: 2-1 per il Qpr e per il City la partita diventa un incubo. I tifosi del City piangono sugli spalti: imbattuti in casa per tutta la stagione, stanno perdendo la partita decisiva. Gli uomini di Mancini dovrebbero segnare due gol in venti minuti per ribaltare il loro destino. Dieci minuti alla fine e il City non passa. Minuti di recupero, corner per il City, segna Dzeko, 2-2, ma il titolo è ancora dello United. Quando tutto sembra perso, Aguero riceve la palla, ne salta due e segna il 3-2 per i padroni di casa. "Il più grande finale di stagione nella storia del campionato inglese", commenta la Bbc.

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