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Italia, Barella leader: campione completo. Corsa e qualità, anche nell’Inter è secondo regista

Italia, Barella leader: campione completo. Corsa e qualità, anche nell’Inter è secondo regista - immagine 1
E' Nicolò Barella il vero leader dell'Italia di Spalletti. Il centrocampista, fresco di rinnovo di contratto fino al 2029 con l'Inter, è risultato decisivo
Marco Macca Redattore 

E' Nicolò Barella il vero leader dell'Italia di Spalletti. Il centrocampista, fresco di rinnovo di contratto fino al 2029 con l'Inter, è risultato decisivo nella vittoria degli azzurri contro l'Albania nella partita d'esordio a Euro 2024. In generale, però, Nic ha messo in evidenza le qualità che lo hanno reso un campione completo a tutti gli effetti, anche nella stagione interista. Scrive Il Giornale:

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"L’interista è l’azzurro più prezioso: 80 milioni il suo valore di mercato, 6,5 quelli che percepirà a stagione dopo il rinnovo di contratto con l’Inter fino al 2029 diventando il calciatore italiano che gioca in serie A più pagato. Eppure il suo Europeo rischiava di non iniziare nemmeno. Colpa di quell’affaticamento al retto femorale strascico del campionato giocato a ritmi più ridotti nell’ultimo mese visto che i nerazzurri avevano tagliato con largo anticipo il traguardo dello scudetto e non avevano altri trofei nei quali competere. Quell’urlo dopo il gol di destro (il 10°in azzurro, superato Francesco Totti) che ha rimesso il nostro Europeo sui binari giusti dopo l’inizio choc sa di liberazione".


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"Da quando era arrivato a Coverciano il 31 maggio, la sua marcia per arrivare integro all’appuntamento tedesco era stata faticosa e paziente. Barella è il vero leader di questa Italia, un giocatore molto più completo e maturo di quello dell’Euro 2021. Non è più soltanto la mezzala d’incursione, il mediano da corsa: oggi partecipa alla manovra da secondo regista, nell’Inter spesso affianca Calhanoglu lasciando che sia Mkhitaryan ad andare avanti. Perdere l’unico italiano entrato nella rosa per il Pallone d’Oro sarebbe stato il più grave dei problemi per l’Italia. Ecco perché Spalletti, al momento dei tagli dopo nemmeno una settimana di lavoro, ha preferito tenerlo in gruppo".

(Fonte: Il Giornale)

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