Il progetto iniziale, il 4-2-3-1, era fatto su misura per i tanti trequartisti presenti nella rosa di Stramaccioni. Con l'inserimento di Lucas, il tecnico romano avrebbe avuto spazio e modo di inserire nei tre fantastisti alle spalle di Milito anche i vari Coutinho (ottimo nei sei mesi all'Espanyol largo a sinistra), Alvarez e Sneijder.
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Strama al bivio, tra il 3-5-2 e i tanti trequartisti. E con Coutinho…
Il progetto iniziale, il 4-2-3-1, era fatto su misura per i tanti trequartisti presenti nella rosa di Stramaccioni. Con l’inserimento di Lucas, il tecnico romano avrebbe avuto spazio e modo di inserire nei tre fantastisti alle spalle di...
Le vie del mercato, e i petroldollari piovuti sul Sao Paulo da Parigi, hanno cambiato la situazione e ora Stramaccioni sta cercando di trovare lo schema più adatto alla sua rosa. La risposta, per ora, è stata trovata nel 3-5-2, un modulo che si addice soprattutto alla batteria di esterni nerazzurri: Zanetti, Nagatomo, Jonathan e Pereira si trovano alla perfezione in questo schema.
Ma nel reparto offensivo Stramaccioni dovrà trovare delle soluzioni per non bruciare tutto l'immenso talento che ha a disposizione e che, nel 3-5-2 classico, rischia di essere inutilizzato.
Coutinho, Alvarez, lo stesso Sneijder rischiano di essere penalizzati da un modulo che prevede, in linea prettamente teorica, due punte di ruolo (Milito e Cassano, ma anche Milito e Palacio). La possibilità di far scalare Alvarez, o in seconda battuta Sneijder, nei cinque di centrocampo è solo una delle ipotesi al vaglio dell'allenatore interista. Che ha un compito arduo ma decisivo: valorizzare Philippe Coutinho.
Il piccolo brasiliano sembra il più penalizzato dal nuovo schema, non avendo le caratteristiche giuste per arretrare nei cinque di centrocampo. Ma un altro anno da comprimario è eventualità assolutamente da scongiurare, per chi è stato grande protagonista in un campionato come la Liga. Sarà compito di Stramaccioni tenere il ragazzo al centro del progetto e trovargli una collocazione tattica che lo esalti e gli consenta di essere protagonista. Nel presente e nel futuro dell'Inter.
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