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Cordoba:”Vi racconto la mia storia. Devo tutto a Moratti perchè…”

Vera bandiera degli ultimi anni insieme a Zanetti e Cambiasso, Ivan Ramiro Cordoba si racconta a calcio 2000 e lo fa partendo dal suo arrivo nerazzurro, ossia dal momento in cui la sua storia calcistica si è definita visto che il colombiano si è...

Alessandro De Felice

Vera bandiera degli ultimi anni insieme a Zanetti e Cambiasso, Ivan Ramiro Cordoba si racconta a calcio 2000 e lo fa partendo dal suo arrivo nerazzurro, ossia dal momento in cui la sua storia calcistica si è definita visto che il colombiano si è legato all'Inter e ai suoi colori. "“Prima di tutto devo ringraziare il Presidente Moratti che mi ha voluto all’Inter. Una volta mi ha raccontato di persona che era stato lui a segnalarmi. Comunque l’Inter è venuta a vedermi parecchie volte, devo dire grazie anche a Narciso Pezzotti. Il mio primo giorno nerazzurro è stato ricco di forti sensazioni. Sono sbarcato a Milano il 27 dicembre 1999 e il 6 gennaio ho esordito contro il Perugia, contro cui vincemmo 5 a 0. Che ricordi… Mi sono subito reso conto dell’importanza della maglia nerazzurra – le parole di Ramiro – . Non ho mai avuto dubbi sulla scelta di venire a Milano. Anche quando si parlava di altri club, io volevo solo l’Inter. Il presidente del San Lorenzo mi disse che il Real Madrid e il Bayern avevano fatto un’offerta migliore, ma io avevo già deciso di trasferirmi all’Inter. Ed è stata una delle decisioni migliori della mia vita. Quando fai parte di una grande squadra come l’inter, le sfide con le altre grandi d’Europa avvengono spesso, soprattutto se giochi in Champions League. Quindi hai già tutto qui, perché andare altrove? Ormai l’Inter è la mia seconda casa, è diventata una famiglia. Però non mi sento affatto una bandiera. Ci tengo solo ad essere un esempio per gli altri, soprattutto per i nuovi giocatori e per i giovani. Cerco di far capire cosa significa giocare nell’Inter e indossare questa maglia, giorno dopo giorno”.