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MF severissimo: «La decadenza dell’Inter pentacampione»

Un editoriale del portale calcistico spagnolo, operato dal giornalista Jesus Garrido, traccia un bilancio, alquanto amaro a dire il vero, sull’ultimo triennio nerazzurro: «Sembra che siano trascorsi molti anni, ma in realtà, se si guarda...

Lorenzo Roca

Un editoriale del portale calcistico spagnolo, operato dal giornalista Jesus Garrido, traccia un bilancio, alquanto amaro a dire il vero, sull'ultimo triennio nerazzurro: «Sembra che siano trascorsi molti anni, ma in realtà, se si guarda indietro, l'Inter alzò la Champions League a Madrid appena un anno e mezzo fa. Lo fece in modo molto autoritario, eliminando i campioni uscenti in semifinale, nientemeno che il Barcellona di Pep Guardiola, e dando una lezione di efficienza e forza unica.Ora l'Inter è una squadra senza senso, con una totale mancanza di creazione di idee, che vaga nella mediocrità della Serie A e addirittura in zona retrocessione fino a un paio di settimane or sono. per la media della Serie A tavola, in lotta per un paio di settimane fa, per evitare di andare in zona retrocessione. Cos'è cambiato in una squadra divenuta campione d'Europa che ora lotta per gli ultimi posti che danno accesso alle competizioni continentali? Non molto. Dei 14 giocatori che hanno giocato la finale a Madrid, solo tre hanno lasciato il team finora: Marco Materazzi, che si è ritirato la scorsa estate, Goran Pandev in prestito in questa stagione a Napoli e Samuel Eto'o trasferitosi all'Anzhi. Può essere che uno dei problemi principali dell'Inter è quello di non essere riuscita a rigenerare una rosa con un massimo di 13 giocatori che superano 30 anni. Molto dei giocatori a disposizione di Mourinho erano nel pieno della loro carriera e questo, combinato con i giocatori già votati alla disciplina per la causa nerazzurra, hanno portato l'Inter a un incontestabile Triplete.La stagione seguente, con Rafa Benitez in panchina, è partita senza alcun rinforzo significativo e ha fatto sì che l'inizio del campionato non fosse conforme alle aspettative della dirigenza interista. L'allenatore spagnolo, pur laureando la sua squadra campione del mondo, è stato esonerato il 23 dicembre 2010.L'arrivo di Leonardo ha portato un cambiamento di mentalità e Moratti gli ha regalato diversi giocatori: Giampaolo Pazzini, Andrea Ranocchia e Houssine Kharja. Questo cambiamento non ha portato un altro scudetto, che era la priorità, ma ha condotto a un campionato da protagonista terminato al secondo posto col mantenimento del titolo di Coppa Italia. Forse il più grande fallimento dell' "era Leonardo" è stata la sconfitta 2-5 contro lo Schalke 04 nella gara di andata dei quarti di Champions League. I detentori del titolo sono stati spodestati nel modo più umiliante possibile, in casa e fuori, contro un avversario a priori inferiore.Questa stagione, l'Inter ha affidato il comando della squadra a Gian Piero Gasperini, un tecnico senza alcuna esperienza ad alti livelli e messo subito alla gogna dalla opinione pubblica, dopo una serie di risultati negativi è stato sostituito da Claudio Ranieri. Il tecnico romano ha iniziato dando fiducia alla vecchia guardia, dando anche spazio ai giovani emergenti: Coutinho, Alvarez, Castaignos, Faraoni, Zarate. Il lungo infortunio di Wesley Sneijder, ha ridotto la capacità del gioco dell'Inter a zero. Il brasiliano Coutinho è il solo in grado di vedere un passaggio che nessun altro vede, ma né Milito né Pazzini sono sufficientemente precisi per trasformare in gol gli assist del brasiliano.L'immediato futuro dell'Inter, a prescindere dagli eventuali acquisti che verranno fatti, dipende dal recupero di Wesley Sneijder, dallo stato di forma di Diego Forlan, dalle cavalcate sulle fasce di Nagatomo e dei minuti offerti ai giovani che vanno gradualmente inserendosi negli schemi di Ranieri».