E allora è il caso di partire da qui, dalla casella centrale che il turco ha lasciato sguarnita dal derby di Supercoppa e che potrebbe tornare a riempire tra domenica prossima a Lecce (al momento una speranza) e il 29 a San Siro contro il Monaco (opzione più probabile). L’Inter deCalhanizzata non è una novità di stagione, perché Hakan si era fermato già in autunno. Inzaghi lo ha sostituito alternando in regia Asllani, Zielinski e Barella, il vice designato e due mezze ali di esperienza riadattate play.
"Ecco, l’esperienza potrebbe giocare un ruolo determinante anche in vista della sfida di domani: Zielinski, che la Champions la frequenta da svariati anni (siamo a 47 presenze e 7 gol) e ha sulle spalle una settantina di partite nelle coppe europee, è in prima fila per dirigere il traffico davanti alla difesa all’epetArena. Il polacco, si sa, non è un regista ma offre più garanzie di Asllani, che continua a vivere di alti e bassi: male in finale di Supercoppa, bene a Venezia, male col Bologna, così così con l’Empoli. Contro lo Sparta, Zielinski sarà “protetto” da Barella e Mkhitaryan (con Frattesi pienamente recuperato e pronto a subentrare a partita in corso). Non si è mai vista, in questa Champions, la ThuLa dal primo minuto: a Praga Simone invertirà la tendenza", aggiunge il quotidiano.
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