Giorgio Chiellini ha raccontato alla rivista Oggi le sue aspettative per la Nazionale di Spalletti. Una Nazionale che ha abbassato l'età media, che ha spunti e qualità. Il ricordo va immediatamente all'Europeo vinto con Mancini. E a Vialli, che non c'è più e manca sempre: "Dopo la vittoria si è fermato a Londra per curarsi, non è venuto a festeggiare a Roma. Per lui, la Nazionale veniva prima della sua stessa salute. Era una persona speciale. Luca sapeva usare i toni, alzarli o abbassarli nel momento giusto. Era una persona profonda, ispirata. Lui accoglieva chi veniva a Coverciano con un libro nel quale erano riportate frasi di campioni del passato sul significato della maglia azzurra. Un po' quello che ha fatto Spalletti facendo incontrare i suoi ragazzi con i numeri dieci più importanti della storia del calcio italiano. Radici, memoria, senso di responsabilità, coscienza di quello che la maglia azzurra significa per l'intero Paese".
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Chiellini: “Vialli era speciale. Mi aspetto di più da Donnarumma, il blocco Inter…”
"Da chi mi aspetto di più? Ho passato il testimone di capitano a Gigio Donnarumma. Da lui non mi aspetto discorsi, a quelli pensa Spalletti. Ma quello che lui sa fare come pochi al mondo: parare. Il gruppo Inter è una garanzia. Mi aspetto meravigliosi spunti da Chiesa e Scamacca, che magari fanno fatica a stare sempre in partita ma sanno regalare momenti belli e decisivi. E poi l'intelligenza calcistica di Barella, la regia di Jorginho... Siamo una squadra tosta. Francia, Inghilterra, Portogallo forse sono favorite, ma io ho fiducia nell'azzurro. Che è sempre capace di sorprendere. Se potessi parlare loro, gli direi di godersi questi momenti, di giocare liberi, sereni. Li vorrei leggeri", ha proseguito Chiellini.
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