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Marocchi: “Cosa darà Conte al Napoli? Sicuramente qualche posizione in classifica. E poi…”

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"Come allenatore è diventato diverso rispetto a quello che era da giocatore", ha commentato Giancarlo Marocchi
Matteo Pifferi Redattore 

Giancarlo Marocchi, volto di Sky Sport, ha parlato a il Mattino di Antonio Conte:

«Antonio è molto geloso delle sue cose e ama raccontare il giusto. Quando si divaga e non si parla solo di calcio si percepisce quanto sia un ragazzo piacevole e non solo il sergente di ferro come si immagina la maggior parte della gente. Lui è solito trovare sempre una soluzione in base ai giocatori che ha. Riesce sempre a ottenere il massimo dalla componente squadra. Antonio riesce a tirare fuori tutto da tutti e assembla la squadra migliore. È chiaro che per il mercato cercherà di fare la cosa migliore, ma è la cosa più difficile al mondo sarà vendere: praticamente impossibile».

A Napoli già lo amano...

«Onestamente mi aspettavo tutto questo amore. Dopo i risultati dell’annata scorsa Conte è la risposta che De Laurentiis ha voluto dare. A Napoli dovrebbero essere abituati ai grandi nomi, come Ancelotti, Benitez e lo stesso Spalletti, ma Conte è la dimostrazione di voler tornare subito al top. E per questo capisco l’euforia della gente, si è avuta la percezione di voler continuare il progetto vincente. De Laurentiis ha rilanciato alla grandissima».


Marocchi: “Cosa darà Conte al Napoli? Sicuramente qualche posizione in classifica. E poi…”- immagine 2

Cosa darà Conte?

«Innanzitutto qualche posizione in classifica. E poi lavorerà sul gruppo».

In che senso?

«Farà tornare al top i giocatori che hanno reso di meno e tirerà fuori il massimo dai nuovi acquisti».

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L’effetto Conte sulla vecchia guardia?

«Lascerei prima ad Antonio la possibilità di mettere mano sul gruppo per cercare di capire cosa fare anche sul mercato. Ripartiamo con gli stessi giocatori e vediamo cosa succede. Perché cambiarli tutti non è possibile, non è la strada giusta per ripartire bene. Prendiamo Di Lorenzo, è stato protagonista assoluto e capitano vero dello scudetto, mentre quest’anno è andato male».

Antonio è diventato un allenatore forte e vincente...

«Ha saputo prendere qualcosa da tutti gli allenatori che ha avuto e ha maturato l’idea di sedere anche lui in panchina. Come allenatore è diventato diverso rispetto a quello che era da giocatore. Era pignolo per migliorare se stesso, ora è diventato pignolo con tutti».

 

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