Un episodio che oltre ad avere conseguenze fisiche e psicologiche, le avrà anche a livello lavorativo essendo il giovane associato impossibilitato per alcune settimane a poter svolgere la propria professione di fisioterapista". "Il mondo del calcio e soprattutto le istituzioni si devono fermare a riflettere su un fenomeno che ha ripercussioni non solo sportive ma anche sociali - ha detto ancora Pacifici in una nota - Non basta condannare il fenomeno bisogna agire subito per allontanare chi semina odio e violenza sui campi di calcio. Tutelare gli arbitri vuol dire tutelare il calcio. E' quindi iniziata una riflessione e nelle prossime ore saranno definiti i dettagli di questa dura presa di posizione, definendone i modi e le forme, che potrà avere attuazione sui campi dilettantistici del Lazio. Non escludiamo inoltre iniziative di sensibilizzazione anche nei massimi campionati professionistici - conclude il presidente dell'Aia - per portare l'attenzione del grande pubblico su un tema che deve essere considerato un problema di tutti e non solo degli arbitri".
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