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Repubblica: «Lite fisiologica, Mancini vuole carattere. L’Inter dell’anno scorso aveva…»

Niente più che normali dinamiche di spogliatoio le scaramucce seguite alla sconfita contro la Lazio, considerato che, fino a poche prima, era lodato da tutti l’affiatamento del gruppo nerazzurro, come giustamente ricorda Repubblica:...

Lorenzo Roca

Niente più che normali dinamiche di spogliatoio le scaramucce seguite alla sconfita contro la Lazio, considerato che, fino a poche prima, era lodato da tutti l’affiatamento del gruppo nerazzurro, come giustamente ricorda Repubblica: «Dopo il 90°, Mancini non ha avuto parole tenere nei confronti di alcuni giocatori che lo avevano deluso e, secondo il tecnico, avrebbero meritato di essere sostituiti prima. Il clima non era dei più sereni perché il ko con la Lazio ha fatto quasi evaporare il vantaggio su Fiorentina e Napoli. Ma l’allenatore nerazzurro ha poi chiuso la serata di domenica salutando la squadra e dando appuntamento dopo le feste, a lunedì per la partenza con direzione Qatar, dove è in programma l’amichevole di lusso col Paris Saint Germain il 30 gennaio. È fisiologico che calciatori di personalità vadano in ebollizione in certi momenti. E l’immediato post-partita dopo una sconfitta non è mai facile da gestire a tutti i livelli. Mancini ovviamente non vuole indisciplina, ma un certo carattere sì. Più volte si era lamentato che l’Inter della scorsa stagione aveva «troppi bravi ragazzi». Adesso qualche cattivo è arrivato. A patto che non esageri come il fedelissimo Felipe Melo finito dietro la lavagna senza appello».