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Inter, discesa Politano. Da imprescindibile con Spalletti all’addio vicino: i numeri nerazzurri

Il racconto della parabola discendente dell'attaccante in nerazzurro

Marco Macca

Quant'è cambiato (in negativo) il mondo nerazzurro per Matteo Politano. La scorsa stagione, la sua prima all'Inter, l'attaccante scuola Roma era un punto fermo della squadra di Spalletti, che lo utilizzava da esterno alto nel 4-2-3-1. Una pedina da cui non si poteva praticamente prescindere. A distanza di qualche mese, invece, complice l'arrivo in panchina di Antonio Conte e il cambio di modulo (3-5-2), Politano è sprofondato nelle gerarchie, finendo progressivamente anche dietro il giovane Esposito. Ecco perché l'ex Sassuolo potrebbe presto tornare a Roma per tentare di rilanciarsi. Scrive gazzetta.it:

"Nel precampionato, con l'attacco ridotto all’osso, Politano non poteva essere messo in discussione (tra l’altro il suo inizio di stagione è stato frenato da un infortunio). Ma da inizio agosto in poi, Conte ha stabilito la sua gerarchia. E l'esterno è finito dietro a Lukaku, Lautaro, Sanchez e persino il baby Esposito. Politano non vede quasi mai il campo: 11 presenze in totale di cui 2 da titolare e solo 253' giocati. Per intenderci, a gennaio 2019 ne aveva collezionati 1388. Non c'è confronto. Ma se fino a questo momento, il romano ha giocato col contagocce, con il ritorno dopo l'infortunio del cileno Alexis e, con il sempre più probabile sbarco di Olivier Giroud in nerazzurro, l'esterno potrebbe trovare posto praticamente solo in tribuna. E Politano lo sa bene. Il suo talento non si discute. Ma forse è il caso di andare a caccia di un vento più favorevole".

(Fonte: gazzetta.it)

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